Lavinia è l’ultima nata del 2021 Maggie Blue dà il benvenuto al 2022

Lavinia è l’ultima nata del 2021 Maggie Blue dà il benvenuto al 2022
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Il 2021 ha portato, in Valle d’Aosta, 13 bimbi in meno rispetto al 2020, quando il calo delle nascite aveva provocato un passivo di oltre 150 parti. «Abbiamo avuto una flessione lievissima - racconta il dottore Stefano Mosca, direttore della Struttura di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Beauregard di Aosta - non ho percepito, nelle nuove famiglie, timore di far figli a causa della pandemia, ma le motivazioni del calo della natalità vanno ricercate in altre motivazioni, economiche e sociali. Il covid-19 può essere una sfumatura di queste, ma non credo che sia quella principale. In ogni caso, nel nostro piccolo, noi cerchiamo di tirare su la media». Stefano Mosca si riferisce al collega Marco Salvatores, dirigente della Struttura di ostetricia e ginecologia, che lavora proprio nel reparto maternità e che venerdì scorso, 31 dicembre, alle 17.21, ha fatto partorire la moglie Silvia Sarteur, ostetrica, che ha dato alla luce la terza figlia della coppia, Lavinia, che si aggiunge ai fratelli Riccardo di 6 anni e Clotilde di 3. La mamma sta benissimo, la bimba pesa 2.510 grammi per 48 centimetri, ultima dei 741 bimbi nati ad Aosta nel 2021: l 349 femmine e 392 i maschi.

«È un’emozione doppia - confida Marco Salvatores - ma quella del padre è sempre la stessa. Sono cosciente che stiamo vivendo un momento difficile, però lo supereremo, come è sempre successo in passato. I nostri nonni hanno vissuto la guerra e non hanno certo smesso di fare figli. Questa è un'altra guerra che vinceremo».

Marco Salvatores è tornato in sala parto la mattina di Capodanno, sabato 1° gennaio, per far nascere Maggie Blue Dondeynaz, la prima bimba del 2022, di 2.275 grammi e di 45 centimetri d’altezza, venuta alla luce alle 8.46 da mamma Vittoria Daniele, il papà è Didier Dondeynaz. Il secondo nome, che i genitori hanno separato dal primo con la virgola, per evitare complicazioni burocratiche, è stato suggerito dal fratellino Joy, di 3 anni, rimasto a Champoluc, ad Ayas, a causa delle limitazioni di accesso al Beauregard, che ha affermato, guardando le ecografie che «la sorellina è blu».

«È una gioia in più che abbiamo per andare avanti» commenta il papà, pisteur secouriste d'inverno e giardiniere d'estate. «Costruire una famiglia può rappresentare una motivazione per andare avanti in maniera più serena - aggiunge mamma Vittoria, educatrice psichiatrica - altrimenti ci sarebbero tanti presupposti spiacevoli. Invece esiste ancora qualcosa di buono».

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