Banco Alimentare, aumentano le richieste e pure la solidarietà

Banco Alimentare, aumentano le richieste e pure la solidarietà
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Per via della crisi del settore turistico nel 2021 sono aumentate le famiglie in difficoltà in Valle d’Aosta «seguite» dal Banco Alimentare. Il dato positivo è che sono aumentate pure le donazioni: se prima del 2020 la media era di 90 tonnellate di derrate alimentari raccolte all’anno, adesso siamo intorno alle 150 tonnellate.

«Con la crisi ci si sta mobilitando tantissimo per aiutare i più bisognosi» commenta Emilio Roda, direttore del Banco Alimentare, che gestisce l’operatività del magazzino. Presidente del Banco Alimentare è invece Gioia Brunod, che si occupa della parte amministrativa. L’organizzazione ha sede a Saint-Christophe nei locali di proprietà del Comune, nei pressi dell’ex Area Sogno. I volontari preparano gli alimenti per le parrocchie durante 2 pomeriggi a settimana, il martedì e il venerdì, mentre i giovani dopo il lavoro danno una mano dalle 18 alle 19 il lunedì e il giovedì. In genere gli alimenti che vengono conferiti sono pasta, riso, pelati, olio, legumi, tonno, latte e zucchero.

«Le associazioni che aiutiamo in Valle d’Aosta sono 35 e le persone raggiunte sono circa 3mila» riferisce Emilio Roda (foto). «Vi sono anche 70 assistenti sociali che lavorano su tutto il territorio, che ci chiamano e ci mandano una lista di pasti da preparare per le famiglie che assistono periodicamente». Emilio Roda spiega anche come funziona la raccolta del Banco Alimentare: «Nei supermercati vi sono gli “armadi solidali”, e sono 5: 2 al Gros Cidac, 1 al Conad di Saint-Christophe, 1 al Lidl di Saint-Christophe e 1 al Carrefour di Pollein. In questi contenitori, durante tutto l’anno, si possono depositare le derrate da destinare alla nostra organizzazione». «Abbiamo bisogno di olio e tonno. La pasta arriva in quantità esuberante, quindi chiederei ai donatori di concentrarsi anche su merendine e prodotti della prima colazione come il caffè. Bisogna tenere conto che assistiamo pure famiglie che non possono cucinare - continua Emilio Roda - quindi sono ben accetti i legumi in scatola come fagioli, ceci e piselli. Manca anche il cioccolato». Un’altra forma d’aiuto sono le donazioni in denaro, sul conto corrente della Bcc Valdostana all’iban IT45 B0858 73159 00000 1011 2280, con causale: «donazione banco alimentare». «Con questi soldi compriamo i prodotti che vengono a mancare come il latte, che ha una durata limitata e quindi dobbiamo periodicamente acquistarlo. Oppure anche il tonno e l’olio» commenta Emilio Roda. L’altra forma d’aiuto arriva dalle scuole: in primavera viene proposta la «settimana del donacibo» e grazie agli studenti valdostani si raggiungono anche le 8 tonnellate di raccolta.

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