Calcio, i campionati (anche la D) slittano a fine gennaio Da lunedì 10 nuove misure anti Covid: cosa cambia

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Dono i numerosi rinvii richiesti dalle società, sia per le gare di recupero che per quelle in programma domani domenica 9 gennaio, a causa delle positività dei calciatori, si ferma anche la Serie D. E’ stato disposto infatti il rinvio dell’attività agonistica prevista per domenica 9 e domenica 16 gennaio fissando la ripresa del Campionato Serie D per domenica 23 gennaio con la calendarizzazione del programma gare inizialmente previsto per domani domenica 9 gennaio. Per le date di mercoledì 12, domenica 16 e mercoledì 19 gennaio saranno riprogrammate le gare di recupero non disputate. Stop quindi anche per il PDHAE-Pont Donnaz Hône Arnad Evançon, che già non aveva disputato - mercoledì scorso, 5 gennaio - il recupero ad Asti. I piemontesi avevano chiesto e ottenuto il rinvio della partita, che era già stata rinviata l’8 dicembre per neve, a causa dei contagi da Covid nel gruppo squadra.

Domani, domenica 9 gennaio, al Franco Ossola di Varese per gli Orange di mister Roberto Cretaz era in programma l’ultima di andata. Stessa sorte, cioè lo slittamento in questo caso fino a sabato 22 gennaio, per il campionato Juniores Nazionale dove milita il PDHAE di Gianni Cuc.

Si va a fine gennaio

Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Piemonte e Valle d'Aosta lo ha reso noto venerdì scorso, 31 dicembre: in seguito al Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti svoltosi giovedì 30, l'attività di carattere regionale subisce uno slittamento della ripresa dopo la sosta natalizia. Inizialmente prevista per il fine settimana del 15 e 16 gennaio, la ripresa dell'attività regionale (dalla Promozione fino alla Terza Categoria e dall'Under 19 all'Under 14) è stata spostata a domenica 30 gennaio, con il fine settimana di sabato 22 e domenica 23 gennaio dedicato ai recuperi («slot» inizialmente calendarizzato sabato 8 e 9 gennaio). Rimane da capire come il Comitato deciderà di comportarsi con la chiusura dei campionati: slittare la conclusione degli stessi o inserire turni infrasettimanali.

Per quanto riguarda l’Eccellenza, dovendo affrontare una fase nazionale ed essendo diventata la scorsa stagione una categoria «di interesse nazionale», va fatto un discorso a parte. Il ritorno in campo era inizialmente previsto domani domenica 9 gennaio e anche qui c'è stato uno slittamento, ma soltanto di una settimana. Infatti il campionato riprenderà il 16 gennaio.

Domenica 30 gennaio il campionato di Promozione (girone B) riprende con la 17esima giornata di andata, la Prima Categoria (Girone C) con la 15esima di andata, la Seconda con la prima di ritorno. I campionati giovanili: sabato 29 gennaio e domenica 30 i campionati Regionale ripartono con la prima di ritorno.

Da lunedì Green pass rafforzatoVisto che bisognerà attendere per rivedere il calcio giocato, si potrà sfruttare questo tempo per «mettersi in regola» rispetto alle nuove misure anti Covid in vigore da lunedì prossimo, 10 gennaio.

La misura principale è la necessità del Green pass rafforzato (quindi vaccino, non più solo tampone) per tutti gli sport agonistici di squadra. Sono interessati tutti i campionati dilettantistici e di settore giovanile dagli Esordienti a salire perché - come specificato dal Coni nell'aprile 2020 - lo status di agonista si acquisisce con l'effettuazione della visita medica agonistica, che per la Figc è al compimento dei 12 anni. Solo gli atleti che partecipano ai tornei dai Pulcini in giù, in pratica, non saranno obbligati ad essere in possesso della certificazione rafforzata.

Per tutti coloro che prendono parte alle manifestazioni sportive di squadra - calciatori, allenatori, massaggiatori, dirigenti e magazzinieri - dal prossimo 10 gennaio sarà obbligatorio essere stati vaccinati almeno 2 volte oppure essere guariti dal Covid da meno di 6 mesi: solo così si può ottenere il Green pass rafforzato. Chi è senza non potrà partecipare né alle competizioni ufficiali tantomeno agli allenamenti. L'onere dei controlli, ovviamente, è a capo delle società e dei rispettivi rappresentanti legali. L'arbitro non ha alcun potere di controllo sui Green pass di chi scende in campo: in caso di contagi riconducibili all'attività sportiva i rischi sarebbero in capo alle società.

"Return to play", troppi 30 giorni

L’altro tema caldo è il "Return to play", ovvero l'insieme di esami a cui deve sottoporsi un atleta guarito da Covid prima di ritornare all'attività agonistica. La Federazione Italiana Medici Sportivi che ha stilato il protocollo ha fissato in 30 giorni il termine minimo tra la guarigione da Covid e l'effettuazione degli esami. I Comitati Regionali hanno chiesto una revisione di questi tempi, magari equiparando le tempistiche a quelle delle compagini di interesse nazionale.

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