Dopo l’Epifania? «La situazione è preoccupante»
Vi è moderata soddisfazione per come è andata nelle feste di Natale e fine anno ma c'è anche preoccupazione per quanto può accadere in queste prime settimane del 2022 per i 1.500 maestri di sci valdostani e 15mila italiani.
«Possiamo fare un bilancio discretamemte positivo di questo periodo tenendo conto anche delle condizioni di innevamento e meteo - sottolinea Beppe Cuc di Aymavilles presidente regionale e dal 2019 nazionale dei maestri di sci - è chiaro che le società degli impianti di risalita hanno fatto un grande lavoro per preparare le piste e soddisfare la clientela». In prevalenza italiani? «Certo, perchè le presenze straniere con le disposizioni per la pandemia e i limiti agli ingressi nel nostro Paese sono state quasi azzerate. - riferisce Beppe Cuc - Per fortuna ha pagato il lavoro di fidelizzazione della clientela di prossimità - soprattutto delle regioni vicine - portato avanti in passato e che adesso ha permesso di proporre corsi di sci oltre alle singole lezioni». E dopo l'Epifania? «La situazione è preoccupante - sottolinea Beppe Cuc - perchè a gennaio già normalmente avevamo una diminuzione di presenze ed ora sarà ancora più marcata per la quasi totale assenza di stranieri. E poi vi è la situazione sanitaria per la pandemia che speriamo migliori e ci permetta di lavorare». Se non sarà così indubbiamente la categoria dovrà essere aiutata, ricordiamo che lo scorso anno i maestri valdostani hanno potuto contare solo sui ristori, circa 4 milioni dallo Stato e 1 milione dalla Regione. Riguardo infine alle nuove normative e la sicurezza Beppe Cuc non si dice preoccupato «Perchè erano già stati stabiliti dei protocolli e delle regole di comportamento per i maestri che sono confermate».