Il Cervino e il Monte Rosa in Giappone In onda i documentari girati in Valle d’Aosta
E’ andata in onda martedì scorso, 28 dicembre, alle 19.30, sul canale satellitare della tv statale giapponese Nhk - e sarà disponibile anche «on demand» - «Beautiful Alps: Cervino», nell’ambito di un progetto televisivo iniziato l’anno scorso con le puntate dedicate alle Tre Cime di Lavaredo sulle Dolomiti, alle Alpi Liguri e al Monte Bianco (filmato andato in onda a febbraio 2021) e che successivamente ha visto la registrazione di quelle sul Cervino e sul Monte Rosa. La prima, della durata di 90 minuti, in Hd, è stata girata a inizio settembre e propone un trekking ai piedi del Cervino e la salita in vetta attraverso la Cresta del Leone (la via normale italiana), con la guida alpina François Cazzanelli. Tra gli altri personaggi locali intervenuti figurano Giuliano Trucco, Luca Rolli, Ettore Personnettaz, Federica Pession, Mariangela Maquignaz e Carlotta Alberti.
Quella dedicata al Monte Rosa andrà in onda, sempre sulla rete Nhk, sabato prossimo, 8 gennaio. L’obiettivo è promuovere la Valle d’Aosta per attrarre nella nostra regione - quando l’attenuarsi della pandemia lo consentirà - i giapponesi, appassionati di Italia e di montagna. Le riprese nella Valtournenche e in Val d’Ayas, iniziate il 30 agosto, erano durate un mese. La regista Ai Nagasawa ha previsto 2 tecniche di ripresa: in 8K per puntate da 60 minuti, con una tecnologia che in Giappone stanno «spingendo» molto per l’altissima definizione delle immagini, e in Hd (allungando la durata a 90 minuti) per chi non ha il televisiore adatto a trasmettere in definizione 8K. Girare in 8K comporta l’utilizzo di una steady cam e di attrezzature più complesse e difficili da portare su percorsi alpinistici, tanto che alla Capanna Margherita e sul Cervino le riprese sono state effettuate in Hd. Ora Ai Nagasawa ha in mente di girare un’altra puntata di «Beautiful Alps» sul Gran Paradiso e un documentario sugli sport invernali in Valle d’Aosta a fine gennaio, per una messa in onda a inizio aprile in Giappone.
«Camminiamo insieme alle guide alpine» spiega Ai Nagasawa, «E’ come se la telecamera fosse un cliente. Percorriamo realmente i sentieri, solo che impieghiamo, per tragitti di 10 chilometri che si potrebbero compiere in un solo giorno, 3 giorni perché tra riprese e spiegazioni ci fermiamo spesso, soprattutto in caso di scorci interessanti. Nelle soste, sui sentieri o nei rifugi, le guide illustrano l’ambiente circostante e i mestieri della montagna e alcuni personaggi che incontriamo raccontano storia, tradizioni e peculiarità culturali, musicali o enogastronomiche del territorio. E’ stata scelta la Valle d’Aosta perché ha le montagne più alte e importanti. I giapponesi conoscono meglio i versanti francesi e svizzeri del Monte Bianco e del Cervino, il Matterhorn. Nel programma vogliamo mostrare le meraviglie del lato italiano, interessante sia alpinisticamente sia per la storia e l’enogastronomia». L’Uvgam-Unione valdostana guide di alta montagna e il suo presidente Ezio Marlier sono stati importanti per la realizzazione di questo progetto, insieme all’Assessorato regionale del Turismo, alla Cervino spa, a Monterosa Ski e al consorzio Visit Monterosa Ayas. «Raggiungere la meta finale è solo la scusa per poter raccontare panorami, aneddoti, gusti e panorami per promuovere la Valle d’Aosta» conclude Ai Nagasawa.