Calcio: slittamento dei campionati e protocollo Covid, si decide
La recrudescenza della situazione pandemica costringerà, con tutta probabilità, al rinvio delle prime 2 giornate dei campionati di calcio dilettantistico e giovanile valdostano e piemontese.
L'ufficialità è attesa alla fine della riunione del Consiglio della Lega nazionale dilettanti di Piemonte e Valle d'Aosta che si riunisce oggi, venerdì 31 dicembre, per decidere il da farsi, dopo la riunione del Consiglio nazionale che si è tenuta ieri, giovedì 30, in videoconferenza «Con l'intento di assumere le eventuali e opportune determinazioni sulla ripresa delle attività ufficiali che possa il più possibile risultare omogenea su tutto il territorio nazionale», visti i rinvii già decisi, ad esempio in Lombardia ed in Veneto, quest'ultima regione in cui si scenderà di nuovo in campo solo a febbraio.
«A livello nazionale abbiamo fatto il punto della situazione - racconta Christian Mossino, presidente della Lnd Piemonte e Valle d'Aosta - ed è emersa una questione chiara, di cui io sono stato uno dei promotori, quella di richiedere immediatamente al sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, con il supporto della Federazione dei medici sportivi, il cambio di regolamento sul "Return to play" - il protocollo per tornare a svolgere attività agonistica dopo contratto il Covid - che è fermo al 13 gennaio scorso e secondo il quale un atleta che è risultato positivo deve aspettare 30 giorni prima di poter rientrare e deve pure fare tutta una serie di esami clinici, quando oggi abbiamo il Governo che consente a chi è vaccinato con le 3 dosi, addirittura di non dover osservare la quarantena se venisse a contatto con un positivo».
«Se non cambia questa regola si mette in difficoltà non solo il calcio, ma tutto lo sport nazionale. - insiste Christian Mossino - Ho fatto questa richiesta anche come vice presidente regionale del Coni piemontese, nella serata di mercoledì scorso, 29 dicembre, nel corso di una riunione del Consiglio direttivo, chiedendo di inviare una comunicazione a Giovanni Malagò per chiedere di potersi incontrare immediatamente per cambiare queste norme, seguendo le attuali disposizioni governative».
La probabilità è quindi che il calcio giovanile e quello dilettantistico - con esclusione dell'Eccellenza e del Calcio a 5 di interesse nazionale - si debba fermare fino alla prossima domenica 16 gennaio (sulla falsariga di quanto è stato deciso in Lombardia), rinviando così le prime giornate del 2022 in coda al campionato, visti anche i diversi recuperi che dovranno essere programmati per quanto riguarda le partite rinviate per impraticabilità di campo, che bisognerà effettuare durante la stagione, evitando di sovraccaricare troppo le squadre. Ma tra le ipotesi c’è anche quella di uno stop per tutto il mese di gennaio, per riprendere a giocare a febbraio.
Intanto mercoledì prossimo, 5 gennaio, sarebbe prevista la partita del PDHAE, in trasferta ad Asti per recuperare la partita della 15esima giornata del campionato di Serie D, originariamente in calendario lo scorso mercoledì 8 dicembre, mentre non è stato ancora fissato il recupero della partita della squadra Juniores Nazionale con il Chieri, che non si è giocata lo scorso giovedì 23 dicembre.