“Allargamento del Parco Mont Avic, sbloccare l’impasse istituzionale”

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«Sbloccare l'impasse istituzionale e portare a conclusione in breve tempo l'iter normativo necessario a concretizzare l'ampliamento previsto e, ci risulta, già finanziato». Lo chiede in una nota Legambiente alle forze politiche regionali e alla Presidenza della Giunta, dopo aver «appreso con rammarico e delusione l'inspiegabile stop all'allargamento del Parco del Mont Avic». «Quali interessi potranno mai impedire che questo lodevole progetto giunga in porto? - prosegue l’associazione ambientalista - Quali voci dissonanti si oppongono, difendendo forse meri interessi personali? Noi non lo comprendiamo e, in questa come in altre analoghe situazioni, chiediamo risposte e azioni che mettano al centro il bene dell'intera collettività valdostana e delle generazioni future». A chiedere a gran voce la positiva conclusione dell’iter di allargamento dei confini del parco naturale era stato nei giorni scorsi il comitato promotore presieduto da Giuseppe Péaquin. Dei 1.549 ettari previsti dall’ampliamento, ben 1.458 arriverebbero da proprietà private, tra cui anche l’Istituto Diocesano, mentre 91 ettari sono desunti da proprietà del Comune di Fénis.

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