Ex casa della musica di Châtillon, fa discutere la riqualificazione
Durante l’ultima seduta del 2021 del Consiglio comunale di Châtillon, martedì scorso, 28 dicembre, è stato approvato il progetto per il completamento dell’ex casa della musica, che prevede la realizzazione di un ascensore esterno, il rifacimento dei balconi e la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Nel corso della seduta è stato portato in aula anche il piano triennale dei lavori pubblici. Riguardo al progetto per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico della ex casa della musica, l’assessore ai lavori pubblici Luigi Girola ha spiegato in aula: «La messa a norma del fabbricato è avvenuta in 3 fasi: nella prima nel 2019, usufruendo di 50mila euro di fondi nazionali, sono state abbattute le barriere architettoniche ed è stata cambiata la caldaia; nella seconda nel 2020, con altri 50mila euro di finanziamento nazionale, sono stati sostituiti i serramenti e si è proceduto al rifacimento dell’impianto elettrico, e nel 2021 sono stati portati all’approvazione del Consiglio la realizzazione di un ascensore esterno, il completo rifacimento dei balconi e la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Con questo ultimo intervento andremo a completare i lavori di questa struttura». L’intervento comporterà anche la soppressione di alcuni posti auto per una spesa totale di 247mila euro. Critica la minoranza, che, oltre ad aver accusato il sindaco di non essere stata coinvolta nel progetto, si è detta contraria all’impatto visivo della struttura, e soprattutto alla scelta del cemento armato. «Abbiamo dovuto constatare ancora una volta la scarsa volontà da parte del sindaco nel coinvolgere il Consiglio in scelte importanti e la mancanza di una comunicazione trasparente. - commenta la capogruppo di minoranza Monique Personnettaz - - La scelta dell’esecuzione di una struttura in cemento armato con finitura in lamiera ha un impatto ambientale e visivo rilevante, viste le dimensioni, a differenza di una struttura leggera a vetrate quindi trasparente. La giustificazione di una spesa maggiore non ha fondamento. Ogni problema dovrebbe trovare una soluzione e soprattutto la salvaguardia dell’ambiente, perché il centro storico non ha prezzo». Il progetto è passato con i soli voti della maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta.