Già pagati quasi 4 milioni per il ristoro dei costi degli immobili strumentali
Ammonta a 3 milioni e 735mila euro l’importo pagato alle 1.373 domande presentate per ottenere il «contributo straordinario alle imprese turistiche a ristoro dei costi degli immobili strumentali», misura prevista all’articolo 10bis della legge regionale numero 15, quella dei nuovi aiuti anti crisi Covid. Le imprese turistiche potevano presentare le domande per accedere al contributo straordinario a ristoro dei costi degli immobili strumentali. Il contributo, di entità non inferiore ai 2mila euro e non superiore ai 10mila, è calcolato in base al 3,8 per mille del valore catastale del fabbricato. Per la misura, la Giunta regionale ha stanziato 11 milioni di euro derivanti da trasferimenti assegnati dallo Stato nell'ambito del Fondo Montagna. Le domande potevano essere inoltrate fino al 22 novembre.
E’ invece di 264mila euro (per 176 domande) l’importo totale concesso in base all’articolo 9bis della legge 15, «contributo ai titolari di partita Iva con fatturato inferiore a 10mila euro». Si tratta di un contributo una tantum a fondo perduto destinato ai titolari di partita IVA con fatturato inferiore a 10mila euro ed è pari a 1.500 euro per ciascun operatore. Questo bonus è destinato a chi vive o lavora come autonomo, esercita arte, impresa o professione in Valle d’Aosta, anche a prescindere dal calo di fatturato dovuto all’emergenza Covid-19 in alcuni casi.