Dal Regno Unito e dai Paesi scandinavi per ora poche cancellazioni
Interski, di cui Buster Cheetham è responsabile per la Valle d’Aosta, è come tutti gli operatori turistici in attesa delle nuove disposizioni dello Stato italiano sui viaggi dall’estero, che si spera non siano più restrittive di quelle del 16 dicembre. Per il momento, l’unica limitazione riguarda l’ingresso dei ragazzi non accompagnati dai genitori. In Gran Bretagna, avendo fatto solo una dose di vaccino e non avendo il ciclo completo, non possono viaggiare con i professori. Infatti i primi gruppi scolastici inglesi entreranno in Valle d’Aosta a partire dal 6 febbraio. Solo ora nel Regno Unito la fascia 12-15 anni sta ricevendo la seconda dose, il che è molto positivo, perché potranno avere il Green pass. «Fin dall’inizio abbiamo offerto l’opzione di cancellare o posticipare più tardi in questa stagione o in quella 2022-23 le prenotazioni» spiega Buster Cheetham. «Il che ha invogliato le persone a prenotare, anche perché le richieste e l’interesse ci sarebbero. Sono tutti in attesa di capire se e a quali condizioni sarà possibile viaggiare sia verso la Francia sia verso l’Italia. Quest’ultima è percepita come una meta sicura». Si mantiene dunque alto il livello delle prenotazioni del target adulti e famiglie a Courmayeue, La Thuile e Pila, destinazioni sulle quali Interski è già operativo da circa tre settimane. Il segmento fragile rimane quello degli studenti. La complicazione è che le regole cambiano spesso, creando difficoltà di programmazione.
Spostandosi su un altro luogo simbolo del turismo invernale e sul target svedesi, dall’Hotel Marmore di Breuil Cervinia fanno sapere che al momento non hanno ricevuto un numero elevatissimo di cancellazioni, anzi: «Gestiamo le prenotazioni settimana per settimana. A Natale abbiamo avuto poche disdette. Lavoriamo quasi esclusivamente con il target degli scandinavi, che sono perlopiù vaccinati. E il tampone obbligatorio non ha cambiato di molto la situazione».