Tra febbraio e marzo le riprese per la nuova serie di Rocco Schiavone
Potrebbero iniziare fra febbraio e marzo del prossimo anno le riprese di Rocco Schiavone 5 in Valle d’Aosta. A confermare nei mesi scorsi la quinta stagione della fortunata serie era stato l’assessore regionale al Turismo Jean-Pierre Guichardaz. Oltretutto a giugno è stato pubblicato l’ultimo romanzo di Antonio Manzini - i cui libri ispirano la serie televisiva - “Vecchie conoscenze” relativo all’omicidio di una professoressa in pensione. Il 2021, peraltro, è stato un anno ricco di soddisfazioni per Film Commission Vallée d’Aoste. Dalla produzione internazionale “Le otto montagne”, un film realizzato da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, all’uscita da giovedì 16 dicembre nelle sale di Diabolik dei Manetti Bros.
Il primo tratto dal libro di Paolo Cognetti, edito da Einaudi e vincitore del Premio Strega nel 2017, è interpretato da Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi ed Elena Lietti.
Sempre Luca Marinelli è anche il protagonista di Diabolik, girato a Courmayeur, trasformatasi per l’occasione nella località montana di Bellair e che ha prestato alla pellicola luoghi simbolo come il Resort Coeur des Neiges e il Grand Hotel Royal e Golf.
«Come Film Commission Vallée d’Aoste - dichiara la direttrice Alessandra Miletto - uno dei nostri compiti è cercare di attirare nella nostra regione il più alto numero di produzioni audiovisive; ciò perché ogni produzione che gira sul nostro sul territorio porta grande visibilità e benefici a vario livello: promozionale, economico, culturale, occupazionale. Lo facciamo fornendo una efficace assistenza logistica e attraverso il sostegno economico del nostro Film Fund, in una percentuale che è determinata dalla spesa che la produzione effettua sul territorio».
Buona parte delle riprese de “Le otto montagne” si sono svolte a Graines di Brusson e nel suo Museo. In questo caso, la produzione ha dato il suo concreto contributo, inserendosi nel progetto di riqualificazione e consolidamento presentato dalla Consorteria, a cui appartiene il Museo.
«La produzione de “Le otto montagne” ha trovato a Graines l’ambientazione ideale per girare buona parte delle riprese negli edifici della Consorteria, salvati dalla rovina e in parte adibiti a Museo. - dichiara Enrico Riccardi, presidente della Consorteria di Graines - Un mondo, quello del cinema, che ringraziamo per aver valorizzato la nostra Graines, e per il contributo economico versato per la ristrutturazione degli edifici destinati a Museo, che si aggiunge ai fondi ottenuti con il Bando Regionale GAL per la conservazione degli edifici storici. I lavori di ristrutturazione inizieranno a primavera 2022».
In cambio dell’uso degli spazi, la produzione cinematografica ha già fatto realizzare interventi di consolidamento e di restauro, eseguiti nel rispetto delle norme di tutela paesaggistica e impiegando artigiani e ditte locali.