Il Premio Grand Continent assegnato alla figura dello scrittore, critico ed editore Roberto Calasso

Il Premio Grand Continent assegnato alla figura dello scrittore, critico ed editore Roberto Calasso
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La prima edizione del Premio Grand Continent, che si è svolta sabato scorso, 18 dicembre, alla Skyway di Courmayeur, è stata assegnata alla figura dello scrittore, critico ed editore fiorentino Roberto Calasso, scomparso a luglio di quest’anno, per il lavoro mitografico “Le nozze di Cadmo e Armonia”. Roberto Calasso, alla guida della casa editrice Adelphi, ha pubblicato volumi tradotti in 28 lingue, incarnando per oltre 60 anni il rinnovamento dell’umanesimo europeo. La proclamazione del vincitore è avvenuta ai 3.466 metri di quota di Punta Helbronner. Il premio ha l’obiettivo di riconoscere e valorizzare la narrazione europea. I corrispondenti della rivista parigina Grand Continent, tra cui il direttore editoriale Gilles Gressani, recensiscono le novità letterarie in 5 lingue diverse: tedesco, spagnolo, francese, italiano e polacco. Da questa selezione emerge un candidato per ciascuna di esse, e la giuria sceglie poi il libro vincitore. La Grand Continent, fondata nel 2019, è ormai riconosciuta come un punto di riferimento per il dibattito politico ed intellettuale su scala europea. Nel campo letterario la rivista parigina pubblica interviste, traduzioni inedite e riflessioni di grandi figure della letteratura contemporanea. Il Premio Grand Continent intende accompagnare questo sforzo intellettuale su scala continentale anche nel campo letterario, ed è il primo premio in termini di dotazione per l’assistenza alla traduzione. Grazie a 100mila euro, infatti, assicurerà la pubblicazione dell’opera premiata, oltre ad una sua ampia diffusione, nelle 5 principali lingue letterarie europee. Il Premio Grand Continent è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con le funivie Skyway Monte Bianco, il Consiglio Valle d’Aosta, il Comune di Courmayeur e il Geie Tunnel del Monte Bianco. «Questa iniziativa è stata pensata per la Valle d’Aosta, ovvero una regione di frontiera, e il fatto che i nostri 4 partner istituzionali siano locali non è una casualità, perché l’idea è appunto quella di promuovere un evento che sia ancorato a questa realtà» commenta il direttore editoriale della rivista Gilles Gressani. «Siamo in un luogo incredibile dal punto di vista storico, tra Italia, Francia e Svizzera. - aggiunge Gilles Gressani - Il Monte Bianco è stato al centro della più grande letteratura europea grazie ad autori quali François-René de Chateaubriand, Jules Michelet, Johann Wolfgang von Goethe e Friedrich Hegel che ne hanno scritto, e diciamo anche che ha sempre tormentato gli immaginari politici. Siamo in un punto in cui si vede in modo evidente il cambiamento climatico e che porta l’identità del premio che abbiamo cercato di costruire, ovvero sostanzialmente una sorta di Premio Strega europeo, che permette di tradurre le opere in altre lingue e farle conoscere in tutta Europa. Dal 2022 la giuria, che si riunirà per 3 giorni a Courmayeur, dal 16 al 18 dicembre, sceglierà anche un’opera comparsa nell’ultimo anno che merita di essere tradotta. Cerchiamo qualcosa che funzioni da Varsavia a Siviglia e da Parigi a Napoli, e in questo è assolutamente in linea con la nostra rivista Grand Continent, che ad oggi nello spazio francofono è diventata la prima rivista in termini di visite, di firme e di impatto».

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