Verrès, un rinnovato direttivo per il Carnevale
Il Carnevale di Verrès si prepara all’edizione 2022, sperando che la situazione epidemica permetta lo svolgimento delle sfilate. I 23 componenti del rinnovato comitato del “Carnaval Historique de Verrès” hanno eletto il direttivo 2021-2023, composto da 9 membri: alla presidenza è confermata Susy Vallino, presidente uscente, mentre vice è stato eletto Gabriele Rosini. La tesoriera è Daniela Carli e la segretaria Mary Danna; Tiziana Balma e Patrizia Manganoni sono le referenti del Gruppo Storico mentre Teresa Chasseur e Andrea Lovalvo sono responsabili del “food and drink”; cura la comunicazione Ezia Bovo. Completano il comitato Fabrizio Gervasoni, Rinaldo Solari, Michel Prola, Lucia Da Ros, Barbara Vout, David Marchesi, Angelo Laganà, Valeria Spanò, Jean Paul Broglia, Andrea Santambrogio, Elisa Giordano Andrea Costa, Ugo Cosentino e Laurent Sarteur. Ne fanno quindi parte ben sei Caterine: Tiziana Balma, Ezia Bovo, Daniela Carli, Teresa Chasseur, Mary Danna e Lucia Da Ros.
«Dopo un anno di assenza, in riferimento alla LXIII edizione del Carnevale stiamo formulando ipotesi su come potrebbe essere proposta la manifestazione nel 2022, che inevitabilmente necessiterà di adeguamenti alle normative vigenti» dice la presidente Susy Vallino. Di certo si sa che nel castello non si svolgeranno le feste serali come accadeva nel periodo pre-pandemia. Si stanno però immaginando alcune soluzioni per adattarsi alla situazione, con qualche interessante novità. «Dal direttivo è emersa l’idea di dare un volto a due nuove figure che cambierebbero ogni anno e che, pur restando un passo indietro rispetto alla protagonista Catherine de Challant e al consorte Pierre d’Introd, troverebbero collocazione nel contesto della nostra rievocazione che vogliamo rappresentare con ancora maggior fedeltà al fatto storico realmente accaduto. - prosegue Susy Vallino - Il direttivo sta inoltre ipotizzando un adattamento della tradizionale serata di apertura, con la presentazione dei protagonisti, in una data posticipata rispetto al sabato successivo all’Epifania e secondo le disposizioni in vigore in base all’evoluzione della situazione epidemiologica».
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