L’ultimo saluto a Robert Favre di Ayas, protagonista di un’agricoltura antica
Era un agricoltore vecchio stile, appassionato, che amava leggere libri di storia moderna e di geografia, interesse trasferito alla figlia Elise. Insieme al lavoro, la famiglia era la sua priorità. Con la scomparsa di Robert Favre “du Mèr”, Ayas perde un pezzo di quel modo antico di concepire l’agricoltura, vero sostentamento della comunità, con i prati sempre falciati e concimati alla perfezione, con gli animali curati e mai abbandonati nei recinti, soprattutto di notte.
Era nato ad Ayas il 21 febbraio 1938 da Clementina Blanc e Giuseppe Favre, e aveva 3 fratelli: Giuseppe “Joset”, Samuele e Genio. Dal matrimonio con Angela Campaner, classe 1950, avvenuto il 20 settembre 1969 a Saint-Vincent - si erano conosciuti quando Angela lavorava negli alberghi di Ayas -, sono nate le figlie Maria nel 1971 ed Elise nel 1976, che gestiscono l’agriturismo Corneuil e l’azienda agricola di Lignod, continuando così a seguire le attività paterne. Dall’ictus di 8 anni fa non si è mai ripreso del tutto. Aveva influito sulla sua salute già precaria anche il dolore per la perdita dei 2 fratelli Giuseppe e Samuele e del genero Bruno Bagnod, marito della figlia Maria, scomparso precocemente 7 anni fa, lasciando un bambino di 5 anni, Vincent, ora 12enne.
A parte un’esperienza nella gestione di una cascina nel biellese a fine anni Sessanta e 2 stagioni trascorse in Francia come boscaiolo, Robert era sempre rimasto ad Ayas, dedicandosi per un periodo ai lavori dell’edilizia e per tutta la sua vita all’allevamento delle bovine, a partire da quando, nato in una famiglia di allevatori, fin da bambino era stato “cit” in montagna. Alla fine degli anni Settanta aveva costruito la casa a Lignod, sede dell’azienda agricola e della stalla delle bovine da latte - ora ridotte a 10, ma in passato più numerose e spesso vincitrici di premi alle varie rassegne zootecniche -, e grazie anche al lavoro in Francia aveva acquistato l’alpeggio Corneuil sul Ru Courtod, dove si spostava con le bestie in estate, ristrutturato alla fine degli anni Novanta come agriturismo, il suo sogno. Amava a vita tranquilla e le sue soddisfazioni più grandi erano state la costruzione della casa e dell’alpeggio ed i 2 nipoti - oltre a Vincent, l’altro è Didier, 14 anni, figlio di Elise e Gigi Sasso, pisteur sulle piste di Monterosa Ski -, che rappresentavano il futuro ed erano cresciuti anche con i nonni, poiché tutta la famiglia collaborava alla gestione dell’azienda. Era un grandissimo conoscitore degli animali e della storia della consorteria, di cui faceva parte.
L’unico suo svago è stato effettuare qualche viaggio in Italia e in Europa, prima della malattia e da dopo che le figlie hanno iniziato a collaborare nella conduzione dell’impresa agricola.
Il funerale Robert Favre è stato celebrato mercoledì scorso, 15 dicembre, nella chiesa parrocchiale di Antagnod.