«Perché di notte nella clinica psichiatrica Dahu manca il personale sanitario?»

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A Brusson da diversi anni esiste una clinica psichiatrica a gestione privata, il Dahu, struttura che accoglie un numero di pazienti considerevoli con diverse patologie. Luogo di cura, dove tanti pazienti psichiatrici conducono un percorso alla ricerca della guarigione seguiti da professionisti e personale qualificato, durante le ore della giornata. Si solo durante le ore diurne perché durante le ore notturne nella struttura sono presenti solo gli Operatori Sanitari, che con tutta la professionalità, la volontà, il coraggio e la dedizione che richiede il loro lavoro, si trovano a i vari reparti con diversi pazienti. Si perché dopo le 22 nella struttura non è più presente nessun personale medico. Quindi in caso di necessità medica per i pazienti, gli Operatori Sanitari si trovano costretti ad allertare il 112 e a far intervenire il personale medico esterno alla struttura, personale volontario o dipendente Usl. che interviene prontamente, come è sua missione. Mettiamo ad esempio che venga richiesto un soccorso per una paziente durante la notte, come da richiesta dalla centrale vengono inviati alla clinica i volontari, la guardia medica, e l’ambulanza medicalizzata di Donnas. Ben 3 risorse che intervengono all’interno di una clinica dove il personale presente non ha né competenze mediche specifiche né accesso ai medicinali (relativi a complesse terapie). Quindi i medici esterni che intervengono, cercano di “tamponare” come possibile la situazione e spesso per garantire la sicurezza di personale e dipendenti procedono con un ricovero presso l’ospedale regionale perché unica soluzione affinché il paziente sia seguito a livello sanitario. Interventi per i quali è ovvio fare alcune considerazioni. In primo piano è normale chiedersi se è possibile che l’assenza di personale sanitario nelle ore notturne permetta comunque di garantire la sicurezza di pazienti e operatori, secondo quale criterio è necessaria un assistenza medica nelle ore diurne e non dopo le 22? È giusto che per l’assenza di personale medico in una struttura privata specialistica sia necessario l’intervento di personale sanitario esterno per pazienti in situazioni di norma gestibili dal personale specializzato interno? È possibile che una struttura che si definisce di eccellenza non garantisca l’assistenza fondamentale ai propri pazienti ma anzi gravi sul servizio pubblico a un bacino di utenza di per sé complesso e vasto? Non sarebbe più corretto e funzionale nel confronto di tutti (pazienti, dipendenti, cittadini, sanitari) che venga garantita l’assistenza notturna fondamentale in una struttura così complessa? Considerazioni che non vogliono sicuramente giudicare il personale della struttura o il suo operato, e tanto meno criticarlo, anzi. Ma domande lecite che vogliono portare all’attenzione di tutti ed in particolare di chi ne ha le competenze una situazione che può essere migliorata a favore di pazienti, dipendenti e semplici cittadini.

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