Muore a 32 anni per miocardite da Covid: non era vaccinata
Elisa Chamen si è spenta a soli 32 anni la mattina di ieri, venerdì 10 dicembre, all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove era ricoverata per una miocardite derivante dal contagio da Covid-19. La donna, originaria di Porossan sulla collina di Aosta, madre di una bimba di 2 anni, non aveva patologie pregresse e non era vaccinata. Sabato 27 novembre Elisa Chamen era stata ricoverata all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Poi, vista la gravità delle sue condizioni, era stata trasferita nel nosocomio torinese. La 32enne dal 2010 lavorava come assistente di volo per la Blue Panorama Airlines e risultava residente ad Ajaccio, in Corsica. Da un paio di mesi la compagnia aerea aveva ridotto molto i voli ed Elisa Chamen lavorava meno di prima. Perciò a fine novembre era venuta in Valle d'Aosta a trovare i genitori e la sorella assieme al marito e alla bambina. Negli ultimi giorni le sue condizioni erano migliorate, tanto che era stata staccata dalle macchine salva-vita. Poi la situazione è precipitata nel giro di 48 ore e la donna è deceduta per un arresto cardiaco. Capita la gravità della situazione - attraverso un percorso particolare e trattandolo come un paziente Covid, dato che è positivo seppur sostanzialmente asintomatico - il giorno dell’Immacolata i medici hanno permesso che il marito potesse entrare in reparto a salutarla per l’ultima volta.
Migliora la situazioneCon 26 nuovi positivi e 54 guariti rilevati nelle ultime 24 ore, migliora il quadro epidemiologico del Covid-19 in Valle d'Aosta. I dati sono riportati nel bollettino di aggiornamento diffuso ieri, venerdì 10 dicembre, dalla Regione sulla base dei numeri forniti dall'Usl della Valle d'Aosta. Gli attuali positivi tornano a scendere: sono 716, di cui 692 in isolamento domiciliare. In calo anche i ricoveri, sono 24, 1 in meno di giovedì scorso, di cui 23 si trovano nei reparti ordinari e 1 solo in terapia intensiva. I casi testati nell'ultima giornata sono stati 261, i tamponi processati 3.016.
Dal confronto con i dati registrati un anno fa, emerge che il 10 dicembre 2020 i positivi erano 783, di cui 98 ricoverati nei reparti ordinari e 10 in terapia intensiva. I tamponi effettuati erano stati 375, e si rilevava un tasso di positività pari al 4,75 per cento (oggi sceso allo 0,9 per cento). Allora i vaccinati erano zero, oggi sono 89.744.
Le classi in quarantenaL’Assessorato dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili e Partecipate informa che, in base alle disposizioni del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, negli ultimi 7 giorni risultano in quarantena 15 nuove classi. La sorveglianza sanitaria con tamponi antigenici è stata attivata per 21 altre classi.Vaccini, la Regione acceleraCon le 1.500 dosi giornaliere di vaccino somministrate mercoledì 8 dicembre in Valle d'Aosta - il numero più alto dall'inizio della campagna vaccinale - la Regione ha «Raggiunto e superato gli obiettivi dati dal generale Figliuolo» ma «Possiamo ancora aumentare la nostra capacità vaccinale». Lo ha riferito giovedì 10 dicembre il direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta Massimo Uberti, durante la conferenza stampa di aggiornamento della campagna vaccinale. «Abbiamo potuto raggiungere questi numeri ampliando al massimo la capacità dei nostri 4 centri vaccinali. - ha precisato Massimo Uberti - In particolare alla Grand Place di Pollein abbiamo attivato 6 box per la vaccinazione, alcuni dei quali sono stati installati anche nella sala d'attesa che ci hanno permesso di raggiungere le 800 vaccinazioni giornaliere». Nei piani dell'Usl valdostana rientra l'apertura del centro vaccinale di Pollein 3 sere alla settimana anche in fascia serale, dalle 20 alle 24.
«Abbiamo ancora margine per potenziare le vaccinazioni. - ha assicurato Massimo Uberti - Abbiamo fatto una chiamata alle armi che sta dando i suoi frutti, diversi operatori anche in pensione ci stanno dando una mano, abbiamo il progetto di utilizzare pure il drive-in come centro vaccinale e di chiedere maggiori dosi di vaccino». Con il 99,6 per cento delle dosi somministrate rispetto a quelle consegnate, la Valle d'Aosta si trova al secondo posto, dopo la provincia autonoma di Trento. «Puntiamo ad utilizzare il 100 per cento delle dosi che ci vengono consegnate entro i primi di gennaio» ha annunciato Massimo Uberti.
Negli ultimi giorni, in Valle d'Aosta, «C'è stata una lieve diminuzione dei positivi e il numero di pazienti guariti è superiore a quello dei positivi» ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse . Per il direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta Massimo Uberti «Siamo arrivati ad un plateau che si sta leggermente riducendo», ma il dato va preso con le pinze: «Nulla vieta che ci siano nuove impennate» ha avvertito. Anche il sistema sanitario valdostano sta reggendo bene la quarta ondata. La mattina di giovedì «I pazienti ricoverati erano 25 di cui 15 maschi e 10 femmine, - ha calcolato il direttore sanitario dell'Usl valdostana Guido Giardini - dei quali 11 nel reparto di Malattie infettive del “Parini”, 13 nel reparto Covid 0 e uno soltanto in Terapia intensiva».
Dei ricoverati totali, «14 sono non vaccinati - ha precisato il dottor Giardini - compreso il paziente in Rianimazione, mentre i rimanenti sono pazienti vaccinati con 2 dosi, ma con la seconda dose somministrata non di recente». L'età media dei ricoverati vaccinati supera i 70 anni, quella dei non vaccinati sia aggira intorno ai 60 anni. La Valle d'Aosta è anche ai primi posti per la somministrazione di anticorpi monoclonali con un ampio distacco rispetto alle altre Regioni italiane: trattamenti eseguiti finora sono stati 315, vale a 24 alla settimana spalmati su su 3 giorni. L'età media dei pazienti trattati è di 65 anni, solamente 13 erano stati ricoverati.
Prime dosi per i ragazziDa giovedì scorso, 9 dicembre, sono disponibili alla prenotazione 1.850 nuovi posti per le prime dosi del vaccino anti-Covid19 dedicate ai ragazzi con un’età tra i 12 e i 18 anni. Le prenotazioni possono essere effettuate tramite il portale di Poste Italiane. Le vaccinazioni vengono effettuate nei centri vaccinali di Pollein-Grand Place, Châtillon e Donnas, nei quali sono disponibili box appositamente riservati ai ragazzi. Il consenso dei minori deve essere firmato da entrambi i genitori. «Lo scopo è fornire a tutti questi ragazzi in età scolare - si legge in una nota dell’Usl - la possibilità di effettuare la prima dose di vaccino prima di Natale, onde garantire loro una copertura vaccinale, almeno parziale, oltre al Green pass rafforzato, al momento della ripresa scolastica dopo le festività».Il Fondo di solidarietà del Celva122 richieste da singoli individui o nuclei famigliari, 30 richieste da Associazioni di Volontariato ed Enti del Terzo Settore, provenienti da 63 Comuni diversi, per un totale di 94mila euro erogati in un anno, raccolti grazie alla generosità di 158 amministratori locali e cittadini.
Sono questi i numeri fatti registrare dal Fondo di Solidarietà del Celva per l’Emergenza Coronavirus, iniziativa di solidarietà avviata a marzo 2020 in collaborazione con la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta per sostenere le famiglie valdostane che versano in situazioni di difficoltà economica legata all’emergenza sanitaria.
Il fondo era finalizzato a finanziare interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica e a sostenere le situazioni di bisogno di soggetti individuali e nuclei familiari, caratterizzate da temporanea e contingente difficoltà economica tale da non poter soddisfare i bisogni primari, determinatasi per effetto dell’emergenza Covid-19.
Le risorse messe a disposizione dal Celva sono state fin da subito utilizzate per dare risposta alle prime richieste di aiuto pervenute a partire dei primi giorni del mese di dicembre 2020 ed inoltrate alla Fondazione dai Sindaci dei Comuni, soggetti preposti all’istruttoria delle domande di aiuto.