Approvate le nuove regole per l’erogazione di dispositivi medici ai pazienti diabetici

Approvate le nuove regole per l’erogazione di dispositivi medici ai pazienti diabetici
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La Giunta regionale ha approvato lunedì scorso, 29 novembre, le indicazioni all’Usl della Valle d’Aosta per l’erogazione dei dispositivi medici per i pazienti affetti da diabete mellito. Le indicazioni approvate portano l’attenzione su tutte le fasi di dispensazione dei dispositivi medici per questa categoria di assistiti, da quelle organizzativo-gestionali, quali le modalità di approvvigionamento, a quelle clinico-assistenziali, quali i criteri clinici per la prescrizione e l’erogazione dei dispositivi necessari per un appropriato e personalizzato trattamento e monitoraggio dei pazienti. Infatti, una diagnosi e presa in cura precoce ed efficace degli assistiti oltre a ridurre la frequenza di eventuali complicanze successive della patologia e apportare benefici al paziente, favorisce, dal punto di vista del Servizio sanitario regionale, una riduzione della domanda di prestazioni successive e una diminuzione dei costi per le cure degli assistiti con patologia cronica.

Le procedure di acquisto dei dispositivi medici da parte dell’Usl dovranno avvenire nel rispetto della normativa, garantendo la continuità terapeutica degli assistiti nonché i requisiti di qualità dei dispositivi acquistati, secondo gli standard di cura e le indicazioni elaborate e aggiornate dalle società scientifiche di riferimento. Spetterà poi all’Usl la predisposizione di un documento - da aggiornare periodicamente - che descriva i soggetti candidabili con riferimento sia all’età pediatrica, sia a quella adulta, per ogni dispositivo medico.

«Con le indicazioni regionali approvate lunedì, - spiega l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse - abbiamo voluto introdurre 2 elementi di grande novità: il primo riguarda l’erogabilità anche di dispositivi medici in regime di Lea (livelli essenziali di assistenza) aggiuntivi regionali, laddove, su richiesta dei pazienti, ne sia comunque attestata la necessità e la congruità da parte dei clinici; il secondo è relativo alla partecipazione attiva delle associazioni dei pazienti a periodiche occasioni di confronto volte a rilevare le istanze e i bisogni, condividerne le soluzioni e, più in generale, approfondire gli aspetti connessi alla cura degli assisti con diabete mellito. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso i pazienti e le loro necessità. Il diabete mellito è una patologia che, seppure a vari livelli, interessa circa 6.000 persone delle quali il 10 per cento affette da diabete di tipo 1 e che richiede un monitoraggio continuo delle condizioni di chi ne è affetto. La pandemia ha dato un forte impulso l’impiego delle tecnologie, che permettono di garantire sempre nuovi dispositivi, caratterizzati da standard di qualità elevati che migliorano il trattamento del diabete. In questo nuovo scenario le società scientifiche stanno lavorando per favorire l’interazione tra medico, paziente e dispositivi medici così da permettere un intervento più mirato e personalizzato».

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