La Svizzera impone il tampone a chi rientra, prenotazioni cancellate
La Svizzera stringe le maglie per arginare la pandemia di Covid-19. Da ieri, venerdì 23 dicembre, è stata ridotta a 24 ore la durata del tampone rapido antigenico mentre per quello molecolare la validità è di 48 ore. Inoltre per chi rientra in Svizzera non viene imposta la quarantotto ma il test entro 48 ore. La notizia circolava già da qualche giorno e il contraccolpo si è subiro abbattuto sulle strutture ricettive valdostane con una serie di cancellazioni di prenotazioni da parte di turisti elvetici. Una situazione che preoccupa il presidente dell’Afava Filippo Gérard che anche su questo tema si è confrontato ieri, venerdì 3 dicembre, con il presidente della Regione Erik Lavevaz. «Per quanto cerchiamo di essere ottimisti - ammette Filippo Gérard - e inutile negare che all’orizzonte si addensano nuovamente delle nuvole grige. Speriamo comunque in una buona stagione, anche se gli ultimi sviluppi rischiano di penalizzarci. Con il presidente Lavevaz ho anche parlato dello spostamento tra le regioni italiane. Impossibile fare previsioni al momento attuale, ma visto il successo della campagna vaccinale in Valle d’Aosta e in Italia e la situazione del nostro ospedale che è sotto controllo, il blocco degli spostamenti non dovrebbe ripetersi».