Mercatino di Natale, fine settimana con tanti visitatori: cresce l’ottimismo
La ripartenza dopo lo stop forzato dello scorso anno a causa della pandemia di Coronavirus, con i risultati positivi di questi primi giorni di apertura, e le condizioni meteo favorevoli, alimentano un clima di ottimismo tra gli espositori del Mercatino di Natale allestito al Teatro romano e in piazza Arco d’Augusto ad Aosta. Letizia Trombin e Silvia Sinopoli nello chalet “Le Coin du Bien-être” delle Terme di Pré-Saint-Didier riferiscono: «I visitatori sono numerosi e interessati. Noi promuoviamo pacchetti scontati di ingresso e per il momento siamo soddisfatte del riscontro ottenuto. Il tema del benessere è molto sentito e questo vale sia per i valdostani che per i turisti». Dallo scorso fine settimana, vista l’impennata di contagi di Covid-19, un’ordinanza del Comune impone l’obbligo di indossare le mascherine in centro città anche all’aperto. Come ha reagito la gente a questo obbligo? «Ci sembra che sia stato rispettato, erano pochissimi quelli che non la indossavano» rispondono Letizia Trombin e Silvia Sinopoli.
Lydie Quendoz dell’omonima azienda agricola di Jovençan è nella postazione dell'Arev, l’Association Régionale Eleveurs Valdôtains. «Durante la settimana, come sempre, ci sono pochi visitatori ma nei fine settimana si fa il pieno, con molti turisti italiani e stranieri, come francesi, svizzeri e inglesi, tutti grandi estimatori dei nostri prodotti. - riferisce Lydie Quendoz - Per il momento siamo soddisfatti e speriamo che il tempo continui ad aiutarci». Il profumo è invitante con formaggi stagionati, confezioni di fonduta e, naturalmente, la Fontina, regina delle vendite. Accanto ci sono Normino Challancin e la moglie Lidia Serafina Bonin, quest'ultima titolare dell’omonima azienda di Arnad, che propone il famoso lardo, formaggi di capra, mocetta, lonzetta di suino, salsicce, boudin, uova e ortaggi. «Fino adesso non possiamo lamentarci - affermano Normino Challancin e Lidia Serafina Bonin - dato che la gente spende volentieri sapendo di acquistare prodotti genuini a chilometri zero. Durante la settimana il movimento è scarso ma dal venerdì si comincia a lavorare bene».
Vittoria Mosconi è nello chalet “Spécialités du Tyrol du Sud” di Markus Weger dove sono in vendita insaccati, strudel, marmellate e il Brezel, il tipico pane dell'Alto Adige che si può gustare in qualsiasi momento della giornata ed è, naturalmente, molto richiesto. «Siamo ormai presenti da diversi anni con clienti affezionati che apprezzano i nostri prodotti. - dichiara Vittoria Mosconi - Siamo partiti bene e con dicembre continueremo ancora meglio con le festività in arrivo che si spera portino tanta gente. Pertanto siamo molto contenti».
Al Bistrot della Sezione Valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini l’accoglienza è come sempre calorosa. Carlo Gobbo, Alberto Colarusso e Rino Vial del Gruppo Aosta sono soddisfatti: «La gente si avvicina volentieri al nostro stand perché le penne nere sono da sempre sinonimo di fiducia». A fronte di una piccola offerta, si possono gustare vin brulé e succo di mela caldo, 2 toccasana nel freddo di dicembre. Quest’anno i fondi raccolti verranno devoluti all'Associazione Alzheimer Valle d'Aosta e all'Associazione Valdostana Autismo. Nell’ultima edizione del Mercatino di Natale, gli alpini avevano distribuito 2.500 litri di vino e 1.000 di succo di mela.
Nella postazione di Skyway Monte Bianco, Erika Zappavigna racconta: «Siamo qui per fare promozione quindi vendiamo biglietti per la salita ma anche i nostri gadget». Si possono acquistare le gift box dedicate all'ascesa fino al punto più alto d'Italia abbinate a esperienze gourmet, per gustare gli autentici sapori di montagna, oppure l’esperienza in ghiacciaio in collaborazione con le Guide Alpine di Courmayeur.
Nello chalet bianco ci sono tante altre idee: cappelli sportivi, berretti in lana realizzati a mano, candele, poster panoramici con cornice in legno, foulard alpini con illustrazioni dell'artista Chicco Margaroli, il prezioso Cuvée des Guides della Cave Mont Blanc e la linea speciale dedicata al progetto di sostenibilità che Skyway Monte Bianco porta avanti dal 2018, Save the glacier, con borracce, felpe e cappellini, il cui ricavato verrà reinvestito in azioni concrete per la salvaguardia dell’ambiente e dei ghiacciai del Monte Bianco. A breve sarà inoltre in vendita la pallina di Natale a forma di funivia da comporre e da appendere all’albero per avere il ricordo di Skyway a casa. «Sono numerosi gli stranieri che chiedono informazioni, - precisa Erika Zappavigna - perché ormai Skyway è conosciuta in tutto il mondo per sue caratteristiche spettacolari».