Furto all’Oratorio: “Coinvolgere la comunità contro questi episodi”
«Dobbiamo catalizzare le forze buone che esistono e denunciare insieme a gran voce questo ennesimo atto che segna un problema di tipo sociale gravissimo per la comunità di Verrès». Sono parole di Bruno Genestreti animatore dell'oratorio Frère Gilles, che commenta quanto accaduto tra mercoledì 17 e giovedì 18 novembre scorsi. L'oratorio, infatti, è stato nuovamente oggetto di un furto con scasso. «Sono stati prelevati i soldi della cassa, rubati i sacchetti delle patatine e lasciate negli spazi esterni ed interni tracce di fumo e altre sostanze per cui nei giorni dopo è stato necessario igienizzare tutti gli ambienti. Questo dimostra che alla base di gesti simili c'è anche il problema delle dipendenze» prosegue Bruno Genestreti. Una delle possibili chiavi perché ci si renda conto che il problema è serio è quella di un maggior controllo sociale da parte di tutta la comunità. «Vuol dire segnalare, denunciare e farsi carico in quanto famiglie, istituzioni. - sottolinea Genestreti - Bisogna parlarne ovunque e in qualsiasi forma». Nell'idea di costruire alleanze e percorsi di corresponsabilità si pensa, quindi, anche al coinvolgimento dei rappresentanti della comunità islamica. «L'oratorio - afferma Bruno Genestreti - è sempre stato un luogo aperto a tutti, senza alcuna distinzione». Purtroppo ad essere coinvolti in questi gruppi sono spesso ragazzi piccoli ma, così dice Bruno Genestreti, «tutto questo forte dispiacere che ora sentiamo deve trasformarsi in qualcosa di buono; si semina anche partendo da queste situazioni». Di grande conforto, mentre si guarda anche ai lavori pratici come la messa in sicurezza dell'oratorio, sono i messaggi di solidarietà espressa dai presidi dell'istituzione scolastica Ottavio Jacquemet e Luigi Barone e da don Damiano Vianello, presidente nazionale dell’associazione Noi, con queste parole: «Vicinanza e solidarietà per l’accaduto in oratorio. Mai mollare a segno ulteriore della bontà della strada che state percorrendo».