“Con il sole di Fénis nel cuore”, festeggiato il centenario della nascita di Francesco Nex

“Con il sole di Fénis nel cuore”, festeggiato il centenario della nascita di Francesco Nex
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Il noto pittore Francesco Nex, mancato nel 2013, tra il 1999 ed il 2004 era stato l’organizzatore della Festa del Sole a Fénis , per dare, a fine gennaio, il benvenuto al Sole, dopo 2 mesi di oumbra del paese dell’envers dove ha vissuto l’ultima parte della sua vita. “Con il sole di Fénis nel cuore” è stato perciò il titolo dell’evento che si è svolto sabato scorso, 20 novembre, nel Salone dell’area Tzante de Bouva, sotto il castello di Fénis, per festeggiare il centenario della nascita dell’artista. Una festa che, attirando un folto pubblico, ha vinto anche l’ombra della paura per la pandemia che aleggia in questo periodo. Lo hanno ricordato il figlio Alessandro, la nipote Paola Capone e gli amici Luigi Fosson, Eddy Ottoz, Gledys Blanc, Chantal Vuillermoz e Gaetano Lo Presti. Ma anche la storica dell’arte Sandra Barberi, che ne ha rammentato le sue radici artistiche nella famiglia Artari, e Riccardo Taraglio, esperto di antropologia culturale e simbologia Celtica, che ha spiegato i significati simbolici della Festa del Sole. Il tutto introdotto dal sindaco di Fénis Mattia Nicoletta e dalla consigliera comunale Federica Tabord, che hanno, tra l’altro, ricordato come Nex avesse apprezzato la solidarietà tra fénisards che aveva caratterizzato i giorni dell’alluvione del 2000, al punto da dipingere il quadro “A Fénis. L’accoglienza”. C’è stato spazio per tanta musica con i fisarmonicisti Giorgio Dellarole ed Elena Champion, i cantautori Denis Lanaro e Luis de Jyaryot - accompagnato dal figlio Henri, che ha così fatto il suo esordio in pubblico -, la cantante Antonella Berlier ed il chitarrista Jean Paul Agnesod. Sono stati proiettati i messaggi video di alcuni amici che non hanno potuto essere presenti. Tra questi l’affermata violinista Giada Costenaro, che con le LusMor aveva suonato alla festa del Sole del 2003, ed il vescovo emerito di Aosta Giuseppe Anfossi, con il quale il pittore, che aveva sempre ironizzato sul clero, aveva, nel 2004, stabilito una forte simpatia. «Ho dei ricordi molto belli di conversazioni con Nex. - ha riferito monsignor Anfossi - Mi aveva regalato il catalogo della sua ultima mostra firmandolo così: “All’amico Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta, il suo dubbioso Francesco Nex”. Magnifico argomento di conversazione che ho avuto con lui, che aveva visto in me la capacità di avere dubbi». Ha concluso la manifestazione un’esecuzione corale di “Cuore ribelle”, la canzone composta da Gaetano Lo Presti come sigla della Festa del Sole.

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