Gli studenti Interski solo a febbraio
Si addensa qualche nube sulla presenza degli stranieri in Valle d’Aosta, essenziali per la buona salute del turismo invernale. La situazione in Europa non è confortante, con i Paesi Bassi in lockdown parziale e Germania, Belgio, Danimarca e Austria in allerta. Nonostante la prossima riapertura degli impianti di risalita (tra fine novembre e inizio dicembre), dopo 20 mesi di stop e la perdita di 10 miliardi di euro di Pil a livello nazionale, e le rassicurazioni del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, secondo il quale la stagione invernale sarà salva e di successo, Interski - operatore britannico attivo dal 1984 in diverse località valdostane dove collabora con decine di hotel - è stato costretto a decidere il posticipo della stagione 2021-22 all'inizio di febbraio 2022 per i gruppi scolastici. Questi ultimi rappresentano oltre la metà dei numeri del tour operator nella nostra regione. Apprezzano la formula «all inclusive», dal viaggio al vitto all’alloggio, dal noleggio alle lezioni di sci. Buster Cheetham, Resorts Director di Interski, spiega la decisione con l'attuale situazione del Coronavirus e le relative raccomandazioni del Governo italiano, che limitano i viaggi internazionali dei minori senza l’accompagnamento dei genitori. In applicazione dell’ordinanza del ministero della Salute di venerdì 22 ottobre, che regola gli spostamenti dall’estero verso l’Italia, i minorenni possono entrare con doppia dose di vaccino o se accompagnati dai genitori con green pass. In Gran Bretagna, per i ragazzi dai 12 ai 18 anni, è prevista una sola dose di vaccino e questo rende impossibile, a meno di non effettuare la quarantena all’ingresso, la vacanza in Italia per gruppi accompagnati dagli insegnanti.
«Tutte le prenotazioni dei clienti “School & College” verranno annullate fino a domenica 6 febbraio, quando la stagione inizierà anche per loro» precisa Buster Cheetham. «Invece i nostri clienti “Holidays” o “Adults and Families” cominceranno a dicembre 2021. Non è una decisione presa alla leggera, siamo obbligati a seguire le restrizioni Covid in vigore. Monitoreremo da vicino la situazione e ci adatteremo a qualsiasi cambiamento intervenga in corso d’opera. Siamo in attesa, per esempio, della nuova ordinanza ministeriale che dovrebbe essere emanata mercoledì 15 dicembre, per capire le modalità d’ingresso dei gruppi scolastici. L’obiettivo è sempre fornire ai nostri clienti la migliore esperienza possibile in Valle d’Aosta».
I tour operator sono basilari nell’economia del turismo invernale perché garantiscono grandi numeri a hotel e residence e consentono di pianificare in anticipo arrivi e partenze, creando anche una rete di transfer e servizi sul territorio.
L’anno scorso di questi tempi Interski aveva appena annunciato la cancellazione di tutte le prenotazioni per la stagione invernale 2020-21.
Filippo Gérard, presidente dell’Adava l’associazione che raduna gli operatori della ricettività turistica, osserva con attenzione l’andamento dei contagi e, in particolare, la recrudescenza in Gran Bretagna e Germania.
«Sulla stagione invernale siamo ottimisti, - dichiara Filippo Gérard - tuttavia vi sono diversi problemi legati alle norme anti Covid, con tutte le complicazioni del caso a viaggiare: tamponi, Green pass, quarantene. Non sarà una stagione pessima, e neppure del tutto normale, come ci ricordano anche i riferimenti dei telegiornali alle possibili zone gialle. E’ chiaro che ci aspettiamo un aumento dei casi con l’arrivo dell’inverno e per la presenza di molti ancora non vaccinati, che condizionano l’andamento della pandemia, però la voglia di sciare resta alta da parte sia dei connazionali sia degli stranieri».