Cameriere aggredito, rinviati a giudizio due ex investigatori
Secondo l’accusa avrebbero aiutato un ristoratore a chiudere in una stanza un cameriere ventenne di origini nordafricane e poi a picchiarlo. Abbastanza per formulare l’ipotesi di reato di violenza privata e lesioni personali aggravate nei del vicecommissario di Polizia Valter Martina e del maresciallo dei carabinieri Luigi Di Bella, entrambi in pensione. Assieme a loro è stato rinviato a giudizio Alessandro Udali, uno dei titolari del ristorante Lo Riondet di La Thuile. Dovranno comparire venerdì 25 febbraio davanti al giudice monocratico del Tribunale di Aosta.
L’episodio contestato risale allo scorso mese di luglio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’aggressione sarebbe avvenuta quale “ritorsione” per una discussione avuta dal dipendente con la sorella di Alessandro Udali, relativamente alle mance lasciate dai clienti e che il cameriere chiedeva di riconoscergli. Un diverbio al culmine del quale il lavoratore si sarebbe lasciato andare ad uno schiaffo alla donna, innescando la reazione del fratello, che sarebbe intervenuto passando dalle parole ai fatti assieme ai 2 ex appartenenti alle Forze dell’Ordine finiti sotto inchiesta.
Il cameriere, visitato dai medici del Pronto soccorso dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, è stato giudicato guaribile in 10 giorni e ha denunciato l’accaduto. Il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi, che coordina le indagini affidate alla Sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica, contesta agli indagati lesioni personali in forma aggravata dall’aver agito in più persone riunite, nonché per i “motivi abietti” alla base del gesto.
Gli indagati respingono le accuse: «Siamo noi le vittime»L’ex maresciallo Luigi Di Bella e il vicecommissario di Polizia in pensione Valter Martina ricostruiscono diversamente l’accaduto e si dicono certi di poter dimostrare la loro versione dei fatti e quindi di non aver commesso il reato di cui sono accusati. Valter Martina sostiene di non aver picchiato nessuno e di essersi limitato a contenere il cameriere che si era scagliato contro Luigi Di Bella. I 2 ex investigatori erano a pranzo con altre persone nel locale di Alessandro Udali. A un certo punto la sorella di quest’ultimo riferisce di essere stata colpita dal dipendente, così Luigi Di Bella, secondo la sua versione, si sarebbe recato a controllare cosa fosse successo ma, prima di poter fare qualunque cosa, il cameriere gli avrebbe sferrato 2 pugni tramortendolo e saltandogli addosso. Da qui l’intervento di Valter Martina che sarebbe intervenuto per contenere e allontanare il ragazzo che era sopra l’amico, il quale dopo essersi liberato è svenuto. A sostegno delle loro parole Luigi Di Bella e Valter Martina dicono che ci sono le testimonianze delle persone che erano presenti e le immagini delle telecamere di videosorveglianza.