Si impenna la curva dei contagi Torna lo spettro della zona gialla

Pubblicato:
Aggiornato:

Ormai la quarta ondata della pandemia di Coronavirus in Valle d’Aosta non è più un’ipotesi ma una certezza. Negli ultimi giorni, infatti, la curva dei contagi si è impennata e sulla nostra regione, alla vigilia di una stagione sciistica più che mai importante per un rilancio dell’economia, si allunga nuovamente lo spettro della zona gialla. Nelle ultime 24 ore in Valle d'Aosta sono stati rilevati 48 nuovi casi positivi al Covid-19. Cinque i guariti. I contagiati attuali sono 328, di cui 9 ricoverati all'Ospedale regionale “Umberto Parini”, 1 in terapia intensiva. E' quanto si legge nel bollettino della Regione. Sono 477 le vittime in Valle d’Aosta dall'inizio della pandemia.

Verso la riapertura

del Reparto Covid 1
È in fase di valutazione la riapertura del Reparto Covid 1 all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Non sarà più allestito in Neurologia ma nel Day hospital multidisciplinare e avrà 16 posti letto. «Questo ci permetterà di non chiudere attività essenziali all'ospedale - precisa il direttore sanitario dell'Usl Guido Giardini - I numeri sono in crescita e ci stiamo preparando. Non credo che arriveremo ai 1.000 contagiati delle passate ondate ma mi aspetto almeno 500 infettati. Si tratta nel 70 per cento dei casi di pazienti non vaccinati. Sotto i 60 anni di età i casi gravi sono solo, o almeno in grande prevalenza, relativi a non vaccinati». La Valle d’Aosta rischia la zona gialla? «Mi auguro di no. - risponde il dottor Guido Giardini - Dipende molto dall'afflusso in terapia intensiva mente per i posti letto ospedalieri abbiamo ancora un buon margine».Scattano le restrizioni contro

i cortei non autorizzati
In vista del Natale e delle festività, non saranno possibili manifestazioni pubbliche nelle vie centrali di Aosta, a esclusione di quelle organizzate o patrocinate dal Comune di Aosta, che saranno sottoposte a «Specifici protocolli» e a stretti controlli delle Forze dell'ordine. Lo ha deciso mercoledì scorso, 17 novembre, il presidente della Regione Erik Lavevaz che ha firmato un’ordinanza riguardante lo svolgimento di manifestazioni sul territorio comunale di Aosta, «Con particolare riferimento al centro storico e ad altre aree sensibili della città». L'atto fa riferimento alla direttiva del Ministro dell'Interno di mercoledì 10 novembre. La decisione segue la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica della Valle d'Aosta, tenuta giovedì 11 novembre. «Il provvedimento è stato assunto tenuto conto che l'approssimarsi del periodo delle festività e l'avvio della stagione turistica invernale - spiega la Regione in una nota - con la contestuale organizzazione di importanti iniziative in programma, tra le quali il Marché Vert Noël, il mercatino di Natale di Aosta, che comporteranno prevedibili notevoli flussi di visitatori e residenti destinati a convergere sul centro storico della città. L'obiettivo è di contenere il rischio di assembramento e possibili conseguenze per l'ordine e la sicurezza pubblica nelle aree pedonali, nel rispetto delle disposizioni e delle misure anti Covid-19». Perciò da ieri, venerdì 19 novembre, a giovedì 6 gennaio, sono vietate manifestazioni pubbliche in piazza dell'Arco d'Augusto (compresa l'area intorno all'Arco), via Sant'Anselmo, piazza Porta Pretoria, via Porta Pretoria, piazza Émile Chanoux, via Jean-Baptiste De Tillier, piazza Des Franchises, via Edouard Aubert, viale Conseil des Commis (dall'incrocio con via Jean-Boniface Festaz a piazza Chanoux), via Xavier de Maistre, via Croce di Città e piazza Pierre-Léonard Roncas. Il presidente Erik Lavevaz ha inviato una direttiva ai sindaci valdostani con le indicazioni per lo svolgimento di manifestazioni in ambito comunale alla luce dell'andamento del fenomeno epidemiologico.

Successivamente, il presidente Erik Lavevaz ha precisato: «Siamo di fronte all'avvio di una stagione sciistica che è fondamentale per il rilancio della nostra regione: tutti insieme siamo responsabili perché questo periodo prenda il via al pieno delle sue possibilità. Per questo non mi stanco di ripeterlo ad ogni occasione utile: è evidente che la risposta più efficace alla situazione pandemica è la vaccinazione. Usciremo da questa situazione grazie a chi ha scelto di vaccinarsi. Chi invece ha scelto di sottrarsi a questo gesto civico sta mettendo fortemente a rischio la tenuta del sistema sanitario: ce lo dicono chiaramente i dati a disposizione, a partire da quelli dei contagi di questi ultimi giorni. L’ordinanza sullo svolgimento di manifestazioni sul territorio comunale di Aosta non intende restringere alcuna libertà o diritto di manifestazione, che sarà possibile esercitare anche in altre aree del centro storico: la norma risponde unicamente alle esigenze della comunità, dell’economia e della salute pubblica, per scongiurare la necessità di imporre restrizioni in un momento cruciale per il rilancio del nostro sistema economico e sociale. Con la Conferenza delle Regioni abbiamo esaminato le nuove linee guida per lo svolgimento delle attività economiche, che affrontano anche l'obbligatorietà del Green pass per gli impianti di risalita. Abbiamo chiesto un incontro con il presidente Draghi per mettere al centro l'esigenza dei territori di poter affrontare al meglio questo momento importantissimo. Credo che sia inevitabile, in queste condizioni, che eventuali misure restrittive non vadano a colpire chi ha partecipato al processo di immunizzazione delle nostre comunità».

Scuola, nuova ordinanza

per il contenimento dei focolai

Nuova ordinanza del presidente della Regione Erik Lavevaz per il contenimento dei focolai di Covid-19 a scuola. Il provvedimento è entrato in vigore ieri, venerdì 19. «Pur considerando l'isolamento dei casi di Covid-19 e la quarantena dei contatti stretti misure di sanità pubblica fondamentali per interrompere la catena di trasmissione della malattia - è spiegato in una nota - viene formulata anche una strategia alternativa nelle circostanze che appaiono non particolarmente rischiose per i contatti dei casi, a giudizio del medico del Dipartimento di Prevenzione. In particolare, al manifestarsi di un caso a scuola è possibile l'introduzione di una strategia di “sorveglianza con testing”, che consenta un monitoraggio immediato e continuo dei contatti, attraverso l'impiego di tamponi naso-faringei o tamponi molecolari salivari».

Questi i test che potranno essere utilizzati: test di controllo iniziale - al primo giorno utile e prima del rientro a scuola - per tutta la classe coinvolta da un caso di Covid-19, senza l'applicazione della quarantena in attesa dell'esito. Se si rileva altro caso di positività, tutta la classe va in quarantena e i casi in isolamento, se tutti negativi, si possono continuare le lezioni in presenza con mascherina chirurgica sempre indossata. Test di controllo a 5 giorni dall'ultimo contatto con il caso, senza l'applicazione della quarantena in attesa dell'esito (se si rilevano casi di positività al test si attivano i provvedimenti di isolamento e quarantena, in assenza di casi rilevati si può continuare con le lezioni in presenza). Test di controllo a 10 giorni dall'ultimo contatto con il caso, senza l'applicazione della quarantena in attesa dell'esito (se si rilevano casi di positività al test si attivano i provvedimenti di isolamento e quarantena, in caso contrario e in assenza di sintomi specifici, termina il periodo di osservazione). «Ai soggetti in sorveglianza con testing - si legge ancora - è richiesto di limitare le frequentazioni sociali e le altre attività di comunità e di mantenere in maniera rigorosa il distanziamento fisico e l'uso della mascherina incontrando altre persone oltre ai familiari». Tale procedura sarà applicabile alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Nell'ultima settimana, il servizio di Igiene e Sanità pubblica dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta ha disposto la quarantena per 24 nuove classi, tra cui tutte quelle dell'Istituto San Giuseppe di Aosta e della scuola primaria di Châtillon-Capoluogo. La sorveglianza sanitaria è stata attivata per ulteriori 28 classi.

Test antigenici rapidi

nelle farmacie

La Giunta regionale, nella seduta di lunedì scorso, 15 novembre,  ha approvato le disposizioni urgenti per la somministrazione, da parte delle farmacie e delle strutture sanitarie private autorizzate o accreditate, dei test antigenici rapidi anche in locali temporaneamente individuati al di fuori dell’ambito di quelli già oggetto di autorizzazione. Tale implementazione dell’esecuzione dei test antigenici rapidi si inserisce nell’esigenza prioritaria di ampliare al massimo le attività di rilevamento dei contagi da Coronavirus nei confronti della popolazione, quale misura funzionale al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica. Inoltre, ai fini del rilascio del Green pass, si è registrato un aumento esponenziale di richieste di test antigenici rapidi e pertanto si rende necessario ampliare la possibilità di somministrazione dei test medesimi, al fine di garantire le prenotazioni a breve e lungo termine, tenuto anche conto dell’avvicinarsi della stagione invernale e del correlato incremento dell’afflusso di turisti che che farà aumentare la richiesta.

Anticorpi monoclonali per

pazienti Covid con polmonite

L’Azienda Usl attiverà procedure cliniche e logistiche finalizzate ad implementare la somministrazione di terapia con anticorpi monoclonali a pazienti Covid positivi affetti da polmonite. Tale azione si è resa necessaria per dare risposta all’aumento del fabbisogno dovuto all’incidenza della malattia. «Con il primo paziente, il 25 marzo scorso, siamo stati tra i primi Centri in Italia a somministrare gli anticorpi monoclonali anti-Covid19 - spiega il direttore del Dipartimento delle Discipline mediche e della struttura di Medicina interna Giulio Doveri - e abbiamo avuto subito evidenza dell’efficacia sui nostri pazienti, tanto da proseguire nella somministrazione fino ad essere la Regione che, in termini percentuali ma anche numerici, ha utilizzato maggiormente questa terapia».

Grazie alla disponibilità della Direzione di presidio ospedaliero e al Soccorso sanitario 118, che stanno curando sia gli aspetti logistici sia quelli relativi alla movimentazione dei pazienti e grazie al personale del reparto di Malattie infettive supportato da clinici della Medicina interna, nei prossimi giorni la disponibilità di trattamenti aumenterà fino a 24 alla settimana, ovvero il doppio rispetto alla capacità attuale.

«L’impiego delle terapie con anticorpi monoclonali comporta l’evidente riduzione della gravità della malattia e della necessità di ricovero. - calcola il dottor Giulio Doveri - Ad oggi sono state somministrate, complessivamente, 213 terapie da marzo 2021, di cui 18 a novembre, con anticorpi monoclonali su pazienti accuratamente selezionati secondo specifiche indicazioni cliniche».

Vaccino, l’Usl punta

a oltre mille dosi al giorno

Dopo l'apertura lunedì scorso, 15 novembre, del nuovo polo vaccinale anti-Covid nel Centro polifunzionale dell'area Grand-Place di Pollein, il commissario dell'Usl della Valle d'Aosta Massimo Uberti annuncia che «Stiamo lavorando per incrementare ulteriormente le vaccinazioni giornaliere fino a raggiungere la potenza massimale, stiamo allargando le fasce di età, aprendo la vaccinazione anche ai bambini e allestendo al piano terra della struttura ulteriori postazioni vaccinali e reclutando nuovo personale». Giovedì 18 le dosi di vaccino somministrate sono state 549, l'obiettivo è raggiungere la "potenza di fuoco" della scorsa primavera, quando le vaccinazioni giornaliere toccavano quota 1.200, e accelerare sulle terze dosi.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930