I sindacati: “L’emergenza più grave è quella del personale”

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«Il Piano non organizza quello che risulta essere il problema più annoso in assoluto: il personale». In una nota congiunta, i sindacati Cgil, Cisl e Uil non risparmiano critiche alla bozza del nuovo Piano socio-sanitario regionale il cui esame è iniziato mercoledì scorso, 10 novembre, in Consiglio Valle. «Da realtà di eccellenza di alcuni anni or sono, ci si è attestati su parametri al ribasso dove, progressivamente, la sanità valdostana ha perso appeal ed evidenzia, con progressiva nostra preoccupazione, ritardi e difficoltà evidenti. Il fatto che questi limiti risultino presenti anche in altre regioni d’Italia non giustifica questa linea di impoverimento della proposta della sanità pubblica della nostra regione. - proseguono i sindacati - Dobbiamo cercare di creare attrattività e questa la possiamo ottenere mettendo a disposizione quelle risorse economiche necessarie per andare a retribuire le professionalità indispensabili adeguate ad alzare il livello delle prestazioni sanitarie. Il ragionamento immaginato di una contrattazione regionale di primo livello, come fatto per altri ambiti, è una prospettiva che bocciamo con forza. L’esperienza della contrattazione regionale non può certo essere presa quale esempio virtuoso ed efficace come già vissuto in alcune situazioni del recente passato. Con la contrattazione di secondo livello, in campo regionale, ci sono tutti gli spazi per garantire quelle risposte che la Valle d’Aosta deve attuare». Cgil, Cisl e Uil esprimono apprezzamento su alcuni punti del nuovo piano: «Interessanti sono quei passaggi che guardano e danno risposte sul contrasto alla povertà così come le azioni previste nel piano di attenzione alla disabilità. Valutiamo anche favorevolmente la prospettiva di decentrare sul territorio».

«Le criticità sulla questione del personale sono oggetto di trattazione nella Macroarea 5 del piano che come le altre parti, in veste di bozza, sarà pubblicata sulla Piattaforma online a partire da martedì 16 novembre e potrà quindi essere oggetto di contributo competente e responsabile da tutte le parti interessati. - replica l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse - Siamo ben consci della problematica tanto che è stato richiesto all’Usl di redigere uno specifico Piano per l’attrattività che è stato presentato in audizione nella V Commissione e inviato a tutti gli ordini professionali, oltre che alle stesse sigle sindacali».

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