Area megalitica, un volume ripercorre la storia del museo
Giovedì scorso, 11 novembre, nell’affascinante scenario dell’Area megalitica di Aosta, è stato presentato il volume 14 della collana Documenti della Soprintendenza per i beni e le attività culturali dal titolo “Area megalitica di Saint- Martin-de-Corléans. La valorizzazione museografica” in concomitanza della ricorrenza di san Martino, patrono del quartiere e santo eponimo del sito (vedi servizio a pagina17). L’area archeologica alla periferia occidentale di Aosta, scoperta nel 1969, testimonia un’evoluzione storica che dai momenti finali del Neolitico arriva sino ai giorni nostri. Gli oltre 20 anni di lavoro, di un’estrema complessità di ideazione, progettazione, analisi ed esecuzione, sono quasi nascosti sotto l’elegante semplicità architettonica dell’immensa sala contenente le vestigia e del museo che ne racconta l’esistenza. Attualmente è in corso il secondo lotto di lavori di completamento museale che prevede alla fine del 2022 l’apertura delle sezioni concernenti l’Età del Ferro e le epoche romana, tardo antica e medievale. L’opera architettonica è concepita per creare una sintonia tra i monumenti, mantenuti nel loro ambito originario, e il percorso espositivo, esplicativo e didattico. I visitatori sono guidati in una discesa temporale dall’odierno alla Preistoria, in un viaggio a ritroso nel tempo che, grazie all’ausilio delle più moderne tecnologie, riesce ad offrire delle esperienze sensoriali e cognitive d’altissimo valore culturale e d’impatto emotivo, cercando di far toccare con mano il passato più remoto. Il nuovo volume, edito dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, illustra la valorizzazione delle straordinarie testimonianze archeologiche rinvenute e l’enorme impegno profuso nella realizzazione museografica e nell’allestimento, mettendo in luce tutto ciò che pur non essendo visibile è essenziale per la vita del sito musealizzato aperto al pubblico nel 2016. «Nel titolo stesso troviamo il senso che abbiamo voluto dare alla pubblicazione, l’intenso lavoro museale che ha reso fruibile il sito di cui oggi sveliamo i più celati dettagli. - ha affermato l’assessore regionale ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio Jean-Pierre Guichardaz - Ogni volta che entro qui dentro mi emoziono sempre particolarmente, sento un qualcosa in più che gli altri siti non riescono a trasmettermi. Possiamo percepire anche la sensibilità dei progettisti che si sono messi nei panni di chi non ha cognizione del luogo e dell’importanza dei suoi reperti, riuscendo anche a tradurre le idee e le esigenze degli archeologi trasformandole in una meravigliosa opera irripetibile». «A prima vista sembrava impossibile da realizzare per la complessità del sistema di impianti. - ha aggiunto il già dirigente della Struttura Patrimonio archeologico Gaetano De Gattis - In questo cantiere sin dal primo momento si è formato un gruppo di lavoro più unico che raro, capace di portare avanti e nella stessa direzione un progetto nato 6.200 anni fa e che continuerà a sorprenderci anche in futuro. La parola chiave del polo museale è sicuramente l’emozione: il testo è un atto dovuto per far comprendere le fasi necessarie alla realizzazione di quest’opera pubblica che vuole promuovere un turismo cognitivo ed esperienziale, poiché un turista emozionato lo ricorderà per sempre, portando con sé quanto vissuto come un biglietto da visita». Il volume di grande memoria propone i contributi di tutti coloro che hanno sostenuto con le loro differenti competenze la riuscita dell’opera di tutela, conservazione e valorizzazione dell’Area megalitica, mettendo a nudo la genesi del processo progettuale, tirando fuori dal cassetto e dagli archivi dei progettisti le idee iniziali e gli schizzi che hanno portato alla realtà materica, dalla direzione dei lavori ai collaudi in corso d’opera, sino alla sua realizzazione. Il testo - curato dall’ex dirigente della Struttura Patrimonio archeologico Gaetano De Gattis e dagli archeologi Francesca Martinet e Gianfranco Zidda - è in vendita alla biglietteria del sito in corso Saint-Martin-de-Corléans, oppure al bookshop del Museo Archeologico Regionale in piazza Pierre-Leonard Roncas ad Aosta.