Borgofranco omaggia Luigi Broglio, padre dell’astronautica
Si svolge oggi, sabato 13 novembre, a Borgofranco, una giornata commemorativa dedicata al padre riconosciuto dell’astronautica italiana, l’ingegnere e ispettore del corpo del genio aeronautico Luigi Broglio, nato nel 1911 a Mestre da genitori borgofranchesi e scomparso novantenne nel 2001. Una figura tanto importante nel settore aerospaziale mondiale quanto schiva e poco nota a livello pubblico. Il convegno intitolato “Luigi Broglio e le attività aerospaziali italiane tra passato e futuro”, in programma a Palazzo Marini, a partire dalle 9.30, è completato dall’inaugurazione della targa commemorativa e dell’installazione artistica “Poetiche dimore tra terra e cielo”, prevista alle 12 nella piazza del Municipio, con cui l’Amministrazione comunale intende tributare al suo celebre concittadino un doveroso omaggio. L’opera è stata realizzata dall’artista Sandra Baruzzi, che ieri, venerdì, ha inaugurato sempre a Palazzo Marini, insieme a Guglielmo Marthyn, la mostra bipersonale “Mirabili visioni tra cielo e terra”, visitabile fino a domenica 12 dicembre.
«I genitori del generale Broglio - ricorda il sindaco Fausto Francisca - abitavano in una casa in via Delle Chiese, dietro Palazzo Marini. La madre, Margherita Ferrando, fu insegnante elementare alla scuola di Biò negli anni Venti del secolo scorso, poi segretaria personale del figlio in carriera, mentre il padre Ottavio fu ufficiale di artiglieria. Non mancavano mai di tornare a Borgofranco per le vacanze estive, dopo il loro trasferimento a Roma». Proprio nella capitale Luigi Broglio conseguì una laurea in ingegneria civile e mise a punto un innovativo sistema di calcolo strutturale applicato ai velivoli e alle sollecitazioni di cui erano oggetto in volo. Vinto un concorso per ingegneri per la Regia Aeronautica, dopo la guerra (in cui fu partigiano nella zona di Roma), divenuto docente universitario, visitò gli Stati Uniti, tenendo corsi universitari di matematica, fisica e aeronautica così brillanti da sortire addirittura l’interesse e l’ammirazione della nascente Nasa. Luigi Broglio fondò nel 1952 la Scuola di Ingegneria Aerospaziale a Roma, di cui fu rettore di cattedra, e soprattutto di varare il Progetto San Marco, collaborazione tra Italia e Stati Uniti che permise il lancio e la messa in orbita del primo satellite italiano, il San Marco 1, portando così il nostro Paese a essere il terzo a inviare un oggetto nello spazio, di creazione completamente nazionale, dopo Usa e Urss.