“Festa ideale per i 100 anni del Parco”
L’annuncio di mercoledì scorso, 10 novembre, del ritorno a Cogne del Giro d’Italia ha chiaramente avuto degli echi positivi in Valle d’Aosta, a cominciare proprio dal paese e dalla comunità sede del traguardo di tappa. «Siamo molto soddisfatti - dice Franco Allera, sindaco di Cogne - del ritorno del Giro d'Italia nella nostra valle, dopo il 1985 quando la tappa arrivò a Valnontey, mentre questa volta avremo un traguardo volante nel centro di Cogne e poi il traguardo vero e proprio a Lillaz. E’ significativo che la prossima edizione del Giro sia abbinata per quanto ci riguarda ai festeggiamenti per il centenario dell’istituzione del Parco del Gran Paradiso, quindi un grazie alla Regione, perché il grosso del lavoro, a parte le proposte che abbiamo concordato, lo ha fatto l'Assessorato regionale del Turismo, sponsor della manifestazione per la tappa valdostana. Promuovere l'immagine della Valle d'Aosta attraverso degli eventi sportivi di alto livello è una scelta vincente, un plauso ribadisco alla Regione che si è accollata questi costi importanti.» «Credo anche - conclude Franco Allera - che la bicicletta costituisca un approccio assolutamente sostenibile con il territorio di Cogne, in sintonia con il nostro spirito e con quello del Parco del Gran Paradiso che promuove un approccio alla montagna non inquinante, così ad esempio sono lo sci di fondo e le ciaspole.»
Atleta ed appassionato ciclista è il vice-sindaco di Cogne Giuseppe Lamastra: «Siamo tutti contenti ed entusiasti per questa notizia, era nell'aria ma finché non arriva l'ufficialità non si sa mai. Adesso che è realtà siamo veramente felici, ora festeggiamo e però nel contempo dobbiamo già pensare a come "metterci sotto", perché bisognerà cercare di fare tutto al meglio.» «Sono un grande amante del ciclismo - sottolinea Giuseppe Lamastra - e per me, quando arriva un evento così importante nel tuo Comune, è una soddisfazione ancora più bella, un fantastico regalo. Il Giro d'Italia è una festa italiana, non solo per gli appassionati, è seguitissimo in tutto il mondo, tante volte mi trovo a parlare con persone che seguono il Giro e ne sanno più di me, pur non essendo per forza dei ciclisti. È un evento per tutti, è questa la sua forza. I risultati promozionali di una manifestazione così internazionale poi non si vedranno subito, al di là che sarà una bellissima giornata di sport, e le ricadute, per tutta la Valle d'Aosta, le avremo negli anni a venire, sono cose che restano». «Per noi a Cogne - continua Giuseppe Lamastra - è stato importantissimo riuscire a proporre questo binomio con il Parco del Gran Paradiso, se siamo arrivati ad avere l'arrivo di tappa è sicuramente perché nel 2022 si celebrerà il centenario di fondazione dell’area protetta. E’ un modo per festeggiare questo compleanno in maniera importante e noi siamo assolutamente convinti che la presenza del Parco sia un fondamentale atout turistico. Mettere insieme il Giro d'Italia e il centenario del Parco del Gran Paradiso crea qualcosa di importante, in cui noi crediamo molto. Con la prossima istituzione del Comitato di tappa dovremo lavorare molto bene anche prima dell'evento, caratterizzando tutte le manifestazioni, sportive e non, che si terranno a Cogne con l’abbinamento all'arrivo del Giro d'Italia, usandolo quindi come importante veicolo pubblicitario.»
A Gressan, dove il Giro arrivò a Pila l’11 giugno 1992, con partenza da Saluzzo, si tratterà quindi di un ritorno, con un passaggio peraltro piuttosto impegnativo, salita da Charvensod e poi discesa da Les Fleurs. «L’organizzazione Rcs - spiega il sindaco Michel Martinet - ha tenuto la notizia riservata sino all’ultimo. Chiaramente mi fa molto piacere l’ufficialità che il Giro d'Italia 2022 passerà nel nostro territorio, con un Gran Premio della Montagna senza dubbio prestigioso. Il nostro impegno come comunità di Gressan sarà massimo e nelle prossime settimane cominceremo ad affrontare i diversi aspetti di un’organizzazione così importante.»