A Courmayeur vince l’ottimismo per la prossima stagione invernale
Ottimismo ai piedi del Monte Bianco per la stagione invernale che dovrebbe partire tra 2 settimane. «Noi apriremo sabato 27 novembre, - racconta Gioachino Gobbi, presidente delle Funivie Courmayeur Mont Blanc - dopo un lungo periodo di lavori, sia quelli realizzati durante la pandemia, sia quelli necessari all’adeguamento degli impianti di innevamento artificiale, visto che risalgono agli anni Settanta. Abbiamo anche proceduto anche a tutti gli adempimenti burocratici previsti delle normative, come le revisioni ed i controlli tecnici. Ora raccoglieremo i frutti di tutto questo lavoro, presentandoci ai nostri clienti, che sicuramente saranno numerosi almeno per quanto riguarda gli italiani, con gli impianti e le piste ancora più belle».
«Le richieste ci sono, anche da piccoli gruppi, però la situazione internazionale non è delle migliori. - afferma Danilo Pizzato, titolare dell’Hotel Pilier d'Angle e referente Adava per Courmayeur - La gente è interessata, però riscontriamo ancora dubbi nel finalizzare le prenotazioni e ci tocca ormai offrire sempre l’opzione della cancellazione gratuita. Per noi è un po’ difficile, cerchiamo di andare incontro al cliente. La stagione si preannuncia buona, ma lo stress rimane».
«Stiamo raccogliendo le prenotazioni. - conferma Alessio Berthod dell’Hotel Berthod che non ha chiuso nelle scorse settimane per il consueto periodo di pausa autunnale - Noi non dobbiamo preparare più di tanto ed auspichiamo che la stagione invernale possa partire in maniera più che decorosa. Le problematiche legate alla pandemia, come le cancellazioni improvvise o i mancati arrivi, fanno ormai parte della gestione ordinaria: si emette un voucher per i servizi che non sono stati utilizzati e si va avanti».
«Io vedo sempre positivo ed anche quest’anno voglio scorgere la luce in fondo al tunnel. - riferisce Eprhrem Truchet, titolare del Ristorante La Grolla in Val Veny - Mi auguro che tutti gli sforzi per i vaccini ci consentano di aprire serenamente e di lavorare in tranquillità per tutto l’inverno. La domanda è più che ottima, vi è veramente grande richiesta, prevalentemente di clientela italiana. Assistiamo ad una ripresa dell’organizzazione di meeting aziendali a Courmayeur, questo vuol dire che si sta tornando al lavoro in presenza e non più in smartworking. Mi sono confrontato con i colleghi e confermo che le richieste arrivano. Se non vi saranno ulteriori problematiche, sarà un buonissimo inverno».
Come assessore comunale (all’Ambiente e alla viabilità) Ephrem Truchet lancia l’allarme per le possibili code che si potranno verificare all’accesso degli impianti di risalita per i controlli del Green pass e per i tamponi per i turisti: «Noi esercenti ci siamo già organizzati in estate - aggiunge - per rispettare le regole e le distanze. Per i tamponi abbiamo concesso ai gestori degli impianti a fune un locale per realizzarli, però se ci sarà tanta richiesta non saremo in grado di soddisfare la domanda. Le farmacie sono già oberate sia dai residenti che dai lavoratori stagionali, e non vi sarà spazio per ulteriori clienti. Considerando che a Courmayeur siamo in circa 2.700 residenti, e che in alta stagione arriviamo a 30.000 presenze, e visto che le percentuali di non vaccinati sono intorno al 20 per cento, sarà impossibile gestire 6.000 tamponi. Queste persone dovranno rinunciare a sedersi all’interno dei locali ed a sciare, però sul territorio abbiamo organizzato delle bellssime passeggiate con percorsi pedonali dedicati a chi vorrà godersi il territorio, la natura e l’ambiente».