Autostrada del Bianco, una nuova stangata in arrivo? I vertici della società non smentiscono: «Atto dovuto»

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«Come peraltro già evidenziato dall’assessore Luciano Caveri, va sottolineato che l’istanza di aumento trasmessa al Ministero è un atto dovuto, cioè di una tecnicalità prevista dall’atto concessorio in essere che nel caso di Rav, se accolta, prevede un incremento del pedaggio pari al 9,21 per cento, secondo i parametri previsti, a partire dal 1 gennaio 2022». Parole di Paolo Vietti, presidente della Rav-Raccordo Autostradale Valdostano, la società che gestisce il tratto compreso tra Aosta e il Tunnel del Monte Bianco. Dichiarazioni che arrivano dopo l’allarme lanciato dall’assessore regionale alle Società partecipate, Luciano Caveri, la scorsa settimana in Consiglio Valle. Riferendosi alla Rav, l’Assessore aveva fatto presente che era «L’unica a non aver sbloccato le tariffe, il rischio è che il costo del pedaggio possa aumentare del 9,21 per cento a partire da gennaio». Circostanza ora confermata dal Presidente della società. Luciano Caveri aveva anche annunciato di avere in programma «un incontro con l’amministratore delegato della Rav e del gruppo Austradae in cui esprimere tutta la nostra insoddisfazione sulla gestione dei numerosi cantieri».

Una posizione, quella della società concessionaria del tratto autostradale che conduce al Tunnel del Monte Bianco, si direbbe quasi «subita» dai vertici della Rav. «Come amministratori di nomina regionale - riferisce infatti Paolo Vietti - abbiamo, in ambito del consiglio di amministrazione dove sediamo in minoranza, significato e ribadito la posizione avversa ad ogni aumento dei pedaggi.

Siamo a conoscenza che è in corso un’interlocuzione tra gli azionisti più volte sollecitata ed auspicata che riteniamo essere l’unica via per tentare di riequilibrare Rav evitando il massivo ricorso alla leva tariffaria o quanto meno mitigarne la portata e l’impatto.

Nel contempo confidiamo nella proroga delle agevolazioni tariffarie sinora in essere per i pendolari e residenti di cui siamo in attesa delle debite autorizzazioni ministeriali.

Per quanto riguarda l’aspetto relativo ai lavori, - conclude Paolo Vietti - ribadiamo la loro indifferibilità e l’impegno della società a creare meno disagio possibile».

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