Grazie al restauro torna a splendere la bellezza di Machaby

Grazie al restauro torna a splendere la bellezza di Machaby
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Il Santuario di Machaby ad Arnad sta riacquistando in questi mesi il suo antico splendore. Si è conclusa con la fine di ottobre la prima fase del cantiere relativo ai lavori di risanamento e di restauro dell’edificio di culto, risalente agli anni compresi tra il 1687 e il 1713, importante luogo di pellegrinaggio non solo dalla Valle d’Aosta ma pure dal Canavese, dal Biellese e dal Novarese. Il cantiere si era aperto ad aprile e in questo periodo è stato ultimato il rifacimento del tetto, con l’esclusione della copertura del porticato a tre fornici che precede la facciata, su cui si interverrà nella prossima primavera. I lavori nella stagione fredda saranno infatti sospesi, per riprendere dopo l’inverno. Oltre al tetto, si è proceduto al risanamento e restauro degli intonaci delle pareti esterne ed è stata restaurata la parte alta della facciata, nella porzione sopra il porticato. Grazie all’intervento è stato possibile recuperare l’intonaco di colore bianco della fase sei-settecentesca, ornato da un delicato decoro geometrico a cerchi inscritti dentro rombi che accompagna le mensole in pietra su cui poggiano le falde del tetto. Sono state inoltre recuperate le decorazioni a ornato vegetale che incorniciavano le tre finestre, che prima del restauro non erano più leggibili, e l’immagine della Vergine con il Bambino e la figura di un sacerdote, forse il committente di una fase costruttiva importante del santuario, che ora si può vedere in un riquadro sotto la finestra centrale.

Prima di intervenire sugli intonaci della facciata, si è inoltre provveduto al restauro delle mensole in pietra e dei numerosi elementi lapidei, quali cornici e colonne, che connotano in maniera assai peculiare l’edificio del suo complesso.

All’interno - dopo l’attenta rimozione dei numerosissimi ex-voto appesi alle pareti, che sono stati riposti in un luogo sicuro e che verranno nuovamente risistemati alle pareti al termine dei lavori - sono state rimosse le porzioni di intonaco ammalorate a causa dell’umidità, contro l’azione della quale verrà realizzata un’intercapedine esterna. I muri saranno risanati e restaurati fino al cornicione mentre al momento non sono previsti interventi sulla parte superiore, caratterizzata dalla raffinata decorazione delle volte eseguita nel 1857 dai pittori verreziesi Artari. Si provvederà anche alla pulitura delle colonne, del pulpito e della balaustra in pietra.

Con la ripresa dei lavori in primavera, sarà rifatto il tetto del porticato anteriore, per poi intervenire con il restauro nella parte inferiore della facciata e dei portoni. Continuerà il lavoro di recupero degli intonaci interni e di pulitura degli arredi lapidei. I ponteggi utilizzati per il rifacimento del tetto della chiesa saranno spostati per poter procedere con il restauro del campanile. E’ infine previsto il consolidamento del porticato esterno con le cappelle dedicate ai Misteri del Rosario: saranno risanati gli intonaci, revisionato il tetto e restaurate le parti lapidee.

L’iniziativa prende avvio da un progetto della Fondazione Crt che, nel 2018, in accordo con la Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta, ha istituito un bando, denominato “Santuari e comunità” appositamente finanziato per il restauro e la valorizzazione di un santuario per ognuna delle Diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta. La Diocesi di Aosta ha selezionato il Santuario di Machaby e si è attivata, in accordo con la Parrocchia di Arnad, per partecipare al bando in collaborazione con organizzazioni sul territorio quali Lo Doil di Arnad e l’Oratorio interparrocchiale di Donnas per gli interventi di valorizzazione da attuare al termine dei lavori di restauro. Per il restauro dell’edificio la Diocesi ha ottenuto 2 importantissimi cofinanziamenti da parte della Conferenza Episcopale Italiana dai fondi provenienti dall’Otto per Mille alla Chiesa Cattolica e dall’Amministrazione regionale grazie ai contributi erogati in base alla legge 27/93. Pure il Comune di Arnad ha aderito immediatamente all’iniziativa, anche con un contributo economico. Il costo dei lavori ammonta a 855mila euro finanziati con 225mila euro della Fondazione Crt, 300mila euro della Cei, 300mila euro della Regione e 30mila euro del Comune di Arnad.

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