Tsan, per il Verrayes rimonta vincente

Tsan, per il Verrayes rimonta vincente
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Il palcoscenico a cielo aperto di Domianaz di Châtillon ha regalato agli appassionati di tsan - veramente tanti, domenica scorsa, 31 ottobre, - una finale autunnale ricca di colpi di scena. L’atto conclusivo tra Montjovet I e Verrayes I ha avuto 2 volti: nella prima parte i montjovetin hanno fatto la voce grossa, ma poi è arrivata la feroce reazione dei verrayon che ,per merito in particolar modo di Massimo Berga, sono stati bravi a ribaltare a loro favore la situazione.

Il match arbitrato da Sergio Baravex, alla sua 30esima e ultima finale - come lui stesso ha dichiarato a fine incontro - coadiuvato dal guardalinee Agostino Grosjacques, ha visto il Verrayes I posizionare la pertze. I giocatori del Montjovet hanno scelto di andare per primi in difesa, offrendo una prestazione sublime: trascinati dal veterano di lungo corso Diego Trèves, autore di numerose “boccate”, hanno concesso solo 8 buone ai giocatori del Verrayes, che le hanno trasformate in 607 metri. A quel punto tifosi e non, conoscendo la solidità dei campioni primaverili, hanno creduto che la gara potesse addirittura chiudersi 1 tsachà contro 2 in loro favore, invece non è stato così, anche se il Montjovet, in risposta, ha realizzato 18 buone e 1364 metri chiudendo la prima frazione con 757 metri di vantaggio.

Da quel momento in poi è cambiato tutto, in particolare grazie al 33enne Massimo Berga che da primo in pertica per il Verrayes ha dato inizio alla fantastica rimonta, piazzando la bellezza di 9 buone, che sono poi valse 817 metri, punteggio che gli ha consentito di colmare, praticamente da solo, il gap dagli avversari. Dopo questa formidabile performance i compagni hanno ripreso fiducia, realizzando a loro volta altre 20 buone per un totale complessivo di 2399 metri.

A quel punto la situazione si era ribaltata e il Montjovet I doveva ottenere uno score di almeno 1643 per vincere. Quindi si è giocato in un’atmosfera di massima attenzione e in difesa i verrayon, guidati ancora una volta da Massimo Berga e da Jadir Vallet, hanno concesso 15 buone non sufficienti però a colmare lo svantaggio. Inoltre, i montjovetin hanno pagato anche 120 metri di penalità alla serva, mentre i rivali ne hanno subiti 40.

Il risultato finale recita 2966 a 2558 in favore del Verrayes I che ha così ottenuto il 15esimo Trofeo Autunnale della sua storia e il 30esimo titolo in serie A - 15 sono quelli primaverili -, staccando ulteriormente, nella classifica dello tsan di ogni tempo, il Châtillon fermo a 12 scudetti e a 11 successi autunnali.

Per la cronaca il migliore del Montjovet è stato Riccardo Brusa con 6 buone e 510 metri, mentre per quanto concerne la fase di difesa è stato premiato Jean-Paul Priod. In casa Verrayes Massimo Berga ha conseguito il risultato migliore con 10 buone e 887 metri, inoltre è stato eletto dagli avversari come il più bravo in campo.

I verrayon hanno raggiunto questo successo dopo aver strappato per il rotto della cuffia il pass per la semifinale nell’ultima giornata di campionato. In questo senso il match chiave era stato il penultimo turno di regular season contro il Châtillon I, quando il Verrayes sotto di 3300 metri all’ultima tsachà è stato abile nel recuperare lo svantaggio limitandolo a sole 179 lunghezze, risultate poi fondamentali nel computo della differenza punti che ha deciso il passaggio del turno. «In effetti il momento decisivo del nostro campionato - commenta il capitano dei neo campioni Davide Petey - è stata la seconda tsachà con il Châtillon I, visto che siamo riusciti ad arginare uno svantaggio molto pesante, recuperando circa 3200 metri, tanto da accedere alla semifinale. Comunque, alla vigilia della finale di domenica non ero molto fiducioso, tanto che ho detto ai compagni “diamo il massimo poi si vedrà”.»

«Oltretutto al termine della prima battuta - aggiunge Davide Petey - non pensavo di potere recuperare, devo quindi fare i complimenti a Massimo Berga che con le sue 9 buone in apertura ha ridato coraggio a tutti noi. Lui da solo è stato in grado di riprendere il Montjovet. Poi, anche gli altri che lo hanno seguito in battuta hanno fatto il loro e abbiamo scavato un bel solco. Infine, in campo siamo stati bravi, in particolare appunto Jadir Vallet e Massimo Berga sono stati eccezionali e hanno permesso di difendere il vantaggio. Sono orgoglioso di giocare in questa compagine, questo Verrayes I è il più forte a livello di gruppo in cui ho mai giocato e l’armonia di squadra nello tsan è fondamentale.»

L’eroe della finale, riconosciuto da tutti come il migliore in campo, è stato appunto Massimo Berga: «Dopo la prima tsachà la situazione era grigia, poi grazie anche a un po’ di fortuna sono riuscito a piazzare 9 buone che hanno dato morale ai miei compagni, a loro volta bravi a seguirmi, realizzandone altre 20. Sono soddisfattissimo della mia prestazione, però questo trionfo è merito di tutti non solo mio. Dedico la vittoria alla squadra e al nostro bel gruppo.»

Tanta è, invece, la delusione in casa Montjovet I che si è visto sfuggire, proprio a un passo dal traguardo, lo storico triplete campionato primaverile, Trofeo delle Età e Trofeo autunnale. «Il Verrayes ha avuto il merito di non mollare dopo una prima battuta negativa credendoci fino alla fine. - riconosce il fuoriclasse Remy Peaquin - La grande differenza l’hanno fatto Massimo Berga e più avanti Denis Artaz, rispettivamente con 9 e 6 buone, entrambi hanno “tsassato” bene e poi “piottato” alla grande. La delusione è tanta perché avevamo la finale in mano e l’abbiamo gettata al vento, dispiace che non siamo stati in grado di reagire adattandoci alla pertica che nel frattempo era cambiata. Se guardo al complesso del 2021, però, dobbiamo essere soddisfatti, considerato che la squadra ha giocato bene e ci siamo rialzati dopo 2 anni senza finali. Inoltre, dal settore giovanile stanno emergendo dei bravi giocatori e di questo siamo felici, spero che in futuro possano darci una mano per vincere nuovamente.»

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