Misure straordinarie per garantire il servizio dell’ex guardia medica
La Giunta regionale - nella seduta di martedì scorso, 2 novembre - ha dato il via libera, su proposta dell’Assessore alla Sanità Roberto Barmasse, all’accordo integrativo sottoscritto dal Comitato regionale dei Medici di Medicina Generale al fine di introdurre misure straordinarie dirette a garantire il servizio di continuità assistenziale - ovvero quello una volta noto come “guardia medica” - sull’intero territorio della Valle d’Aosta. «Le peculiarità della nostra regione richiedono di mettere in atto misure straordinarie a fronte della continua carenza di medici. - dichiara l’assessore Roberto Barmasse - Grazie alla collaborazione di tutte le parti, in sede di Comitato regionale dei medici di medicina generale, è stato sottoscritto uno specifico accordo regionale che intende incentivare i medici nel rispondere alle necessità funzionali a garanzia del servizio, mantenendo il numero delle sedi di erogazione, presenze importanti per l’assistenza sanitaria di prossimità».
L’accordo si è reso necessario e urgente per fare fronte alla situazione emergenziale generatasi in ragione della mancanza di disponibilità di medici ad acquisire gli incarichi e del possibile ulteriore aggravarsi della situazione in conseguenza della rilevante carenza di medici di medicina generale che si registra su tutto il territorio nazionale.
Con l’obiettivo di incentivare i medici di continuità assistenziale a rendersi disponibili a coprire turni di servizio in tutte le 9 sedi presenti in Valle d’Aosta, l’accordo introduce un’indennità di disagio per turni prestati in sedi diverse da quelle abituali e previste di servizio e ciò, seppure in misura diversa, sia all’interno del medesimo Distretto, sia in sedi di continuità assistenziale al di fuori del Distretto di assegnazione.
Con l’accordo, sono state inoltre ulteriormente modificate le limitazioni stabilite a livello nazionale per l’assegnazione a medici di medicina generale, in possesso dei requisiti richiesti, di doppi incarichi di assistenza primaria (ovvero di medico di famiglia) e continuità assistenziale. E’ stata inoltre autorizzata l’Usl ad acquisire la disponibilità dei medici di assistenza primaria convenzionati con il servizio sanitario regionale a coprire turni di continuità assistenziale.