«Una Saison senza spettacoli in patois»
Scoppia la polemica online sulla Saison Culturelle senza spettacoli - dal teatro ai concerti - in patois. A dare fuoco alle polveri è il noto cantautore Philippe Milleret che in un post su Facebook tuona: «La Regione con i soldi dei valdostani fa venire i Tiromancino al Palais di Saint-Vincent e la pianista Beatrice Rana che andrò sicuramente a vedere. La Saison Culturelle ci dà la possibilità di godere di artisti nazionali e internazionali vicino a casa con biglietti a prezzi bassi. Però il 30 per cento della popolazione in Valle d’Aosta parla il patois: non c’è uno spettacolo in francoprovenzale. Allora, in veste di presidente dell’Associazione Patois en Mezeucca domando: assessore regionale ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz, non ci avete pensato? Per 5 anni siamo stati nel calendario della Saison Culturelle ma quest’anno non siamo stati considerati. Avevate tanto da fare? Ma noi ve lo avevamo ricordato, tanto che a fine estate avevamo chiamato il coordinatore Raphael Desaymonet e avevamo chiesto: noi ci saremo nella Saison Culturelle? La risposta è stata: “Dovete prendere un appuntamento”. Che è stato fissato per giovedì 11 novembre con l’assessore Jean-Pierre Guichardaz. Peccato che la Saison Culturelle per quella data sia già iniziata e pertanto difficilmente ci sarà Patois en Mezeucca». Così Philippe Milleret annuncia: «Vorrà dire che faremo Patois en Mezeucca senza il vostro aiuto, come abbiamo già fatto nel 2014, quando, a seguito di alcune vicissitudini, ci siamo pagati interamente il concerto. Ci vedremo in primavera. Aspetteremo ancora 3 o 4 anni, e poi avrete bisogno di noi, quando ci sarà da andare alle urne. Ma questa è politica e noi parliamo di lingua, cultura e tradizioni. E la cultura non ha bisogno della politica per vivere. La facciamo noi, nelle nostre famiglie e cantando per la nostra gente».