Chiara Minelli attacca sull’ampliamento del Parco Mont Avic: “Cosa si aspetta?”

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Si è tornati a parlare dell’ampliamento del Parco regionale del Mont Avic durante la seduta del Consiglio Valle di giovedì scorso, 4 novembre. La consigliera di Progetto Civico Progressista Chiara Minelli ha ricordato la costituzione nel 2018 del Comitato per l'ampliamento del Parco del Mont Avic, che comprende vari soggetti privati proprietari di terreni nel Comune di Fénis, interessati a inserire le loro proprietà nel perimetro del Parco, consci dell'importanza che un allargamento del territorio protetto rivestirebbe per la tutela ambientale, in particolare per la salvaguardia degli uccelli e per l'offerta turistica della zona con l'implementazione della rete sentieristica. Ha poi evocato il percorso che nel 2019 e nel 2020 ha visto incontri e contatti dell'Assessorato all'Ambiente con le Amministrazioni comunali di Châtillon, Pontey, Chambave, Fénis, Champorcher e Champdepraz e con il Comitato e l'Ente Parco. «Nel 2021 si è deciso di procedere per gradi, iniziando con l'inserimento dei terreni privati, in accordo con l'Ente Parco e i soggetti coinvolti e dando tempo alle Amministrazioni comunali di fare le proprie valutazioni» ha ricordato Chiara Minelli, che ha poi chiesto «i motivi del ritardo nell'adozione della deliberazione della Giunta, pronta da mesi, dopo aver completato tutta l'istruttoria; un atto che va ad ampliare il Parco limitatamente ai terreni di proprietà di privati e alle 2 particelle comunali. Si rischia peraltro di perdere i 100mila euro che erano stati impegnati nel 2021 a favore del Parco».

Il presidente della Regione Erik Lavevaz ha confermato la volontà di procedere quando tutti i tasselli saranno a posto. «Qui si tratta di fare una scelta strutturale e di avere la certezza di gestire l'ampliamento in modo corretto. - ha risposto Erik Lavevaz - Prima di procedere definitivamente, ho quindi voluto valutare con attenzione questo dossier, incontrando i rappresentanti del Comitato, dell'Ente Parco e del Comune di Fénis. In particolare, il Parco ha manifestato una serie di criticità che ha già oggi - senza l'ampliamento - per quanto riguarda il personale: ha pertanto la necessità di fare ordine nel personale e di procedere a nuove assunzioni. Voglio avere certezza che l'Ente Parco possa far fronte alla gestione di questi ettari in più, per poi procedere con l'approvazione della delibera. I 100mila euro destinati nell’assestamento non sono persi, potranno eventualmente essere re-imputati il prossimo anno. Il Parco è uno dei nostri gioielli ed è quindi importante rinforzarlo, agendo nel modo più corretto».

«Nelle riunioni svolte a suo tempo, quando ero Assessora, il Comune di Fénis e l'Ente Parco avevano dato parere positivo, sapendo che ci sarebbe stata una somma di 100mila euro per il 2021 - alla quale si aggiungevano 120mila euro nelle 2 annualità successive - che consentiva di dare corso all'iniziativa per la tipologia dell'ampliamento. - ha replicato Chiara Minelli - Le valutazioni erano quindi state fatte anche sulla sostenibilità economica. Ricordo peraltro che il progetto era stato inserito nel programma di maggioranza: se si vuole cambiare, bisogna dirlo subito, perché non si può tenere sulla corda le persone per così tanto tempo e c'è amarezza da parte dei proprietari dei terreni. La questione si trascina dal 2018».

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