Vendita del Castello di Introd, «Stop al turismo se dovesse diventare una dimora privata»
Continua la discussione intorno al futuro del Castello di Introd, dopo la notizia apparsa in esclusiva su La Vallée Notizie che un imprenditore milanese sarebbe interessato ad acquistare l’immobile dall’attuale proprietà, la famiglia Caracciolo di Brienza, per una cifra intorno ai 5 milioni di euro.
Una somma ritenuta eccessiva da Paulo Rossan di Saint-Pierre, che lavora nel settore immobiliare, e che alcuni anni fa, nel 2017, aveva avuto un colloquio con i proprietari per parlare della cessione del maniero. Il professionista ha comunque le idee chiare su quello che si potrebbe fare nel Castello di Introd. «Per me è fondamentale farlo vivere a livello turistico tutto l’anno, sfruttando l’importante percorso già intrapreso dalla locale Amministrazione comunale da qualche tempo. - sottolinea Paulo Rossan - Il paese oggi è diventato un albergo diffuso con i suoi dodici B&B e il Castello è al centro di tutto questo. Di sicuro se i potenziali clienti concludessero la trattativa e decidessero di farne una dimora privata, cesserebbe tutto. Addio potenziale turistico».
In questo caso fondamentale sarebbe l’intermediazione della Regione che sul maniero ha il diritto di prelazione, come pure lo ha il Comune. Paulo Rossan, che al momento non ha presentato alcuna offerta economica («Se ne potrebbe parlare l’anno prossimo») lascia aperte tutte le porte: dare la propria disponibilità alla Regione per averlo in gestione, nel caso decidesse di acquistarlo, oppure prendere contatti con il nuovo acquirente per capire se esistono i margini per lavorare ad un ampio progetto di valorizzazione turistica. Quello di cui è certo l’immobiliarista di Saint-Pierre è che si può fare molto di più di quello che si sta facendo ora.
«Il Castello di Introd è ben tenuto, un vero gioiellino, e ha molte potenzialità che devono essere sfruttate. Non dobbiamo avere paura di farci conoscere fuori dalla Valle d’Aosta», dice ancora Paulo Rossan che ricorda quando, al tempo della sua proposta, era stata dedicata una pagina dalla rivista iMont Blanc, diretta da Gianluca Martinelli, in seguito alla quale erano arrivate molte richieste per l’organizzazione di eventi.
«Il Castello di Introd è l’elemento identitario, il simbolo di tutta la comunità e il Comune negli ultimi anni ha compiuto tanti passi in avanti sul piano della promozione turistica; per questo motivo speriamo che la fruizione pubblica possa continuare ad essere garantita anche in futuro». Con queste parole Luisa Vuillermoz direttrice di Fondation Gran Paradis commenta la notizia della possibile acquisizione del Castello di Introd.
«E’ evidente che in questa fase noi siamo solo spettatori. - aggiunge Luisa Vuillermoz - Nel caso in cui la Regione decidesse di fare valere il suo diritto di prelazione per l’acquisto del maniero, noi saremo in prima fila per portare avanti il lavoro compiuto da Fondation fino a questo momento».
La gestione del Castello di Introd di proprietà di Giuseppe Caracciolo di Brienza e concesso in comodato al Comune di Introd, è affidata alla Fondation Grand Paradis che ne garantisce la fruizione. E’ visitabile solo in parte (i proprietari utilizzano, specialmente in estate, il primo piano), quindi il piano terreno, il parco, il granaio, la cappella del Santo Sudario. In estate la Fondation organizza visite guidate ed eventi, tra cui alcune serate del Gran Paradiso Film Festival. Vengono inoltre organizzate visite didattiche per gli studenti.