Piano dell’Usl contro lo spettro di un aumento dei contagi con la stagione turistica invernale
Ci si prepara alla stagione turistica invernale anche sul lato della prevenzione, per essere pronti all'impatto con molte persone che arrivano da altre regioni o dall'estero. Se ne è parlato durante l'incontro con gli organi di stampa ieri, venerdì 5 novembre, nella sala conferenze della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” ad Aosta, per il periodico aggiornamento sui dati Covid e la campagna vaccinale da parte dell'Assessore regionale alla Sanità, Salute e politiche sociali Roberto Barmasse, del commissario dell'Usl Massimo Uberti e del direttore dell'Usl Guido Giardini, con i contributi dei medici Maria Paola Farinelli di neonatologia e pediatria, Marina Giulia Verardo della Struttura Igiene e Sanità pubblica Marco Ottonello direttore amministrativo dell'Ausl.
in sicurezza i turisti
«Speriamo che, per l'economia regionale, la stagione invernale possa ripartire con un numero grande di turisti. - ha detto l'assessore Roberto Barmasse - Resta la preoccupazione sanitaria, ma ora non può andare a limitare le attività, questo provocherebbe un danno economico per la Valle d'Aosta da cui difficilmente potremmo risollevarci. Per una sanità valida abbiamo bisogno di risorse economiche e quindi anche del turismo. Le preoccupazioni ci sono. L'Usl ha fatto un piano nel caso di aumenti Covid, non possiamo dare limiti al turismo a meno che non ci vengano imposti dallo Stato, sarebbe una catastrofe economica». Il tema economico resta caldo anche perché riguarda sia i prossimi investimenti regionali sulla sanità, sia le risorse che possono creare un ambiente appetibile per le professionalità che in questo momento sono carenti e difficili da sostituire. «Le nostre richieste sul bilancio erano superiori a quanto si è deciso in Giunta di dare alla sanità. - osserva l’assessore Roberto Barmasse - Sono comunque soddisfatto, perché ci sono anche altri settori da sostenere. La nostra sanità non è più quella pre-Covid, anche se speriamo che il periodo finisca, ma servono risorse superiori. Abbiamo apprezzato la sensibilità sul tema da parte di maggioranza e Giunta». «Ci prepariamo al turismo di montagna pensando anche alla traumatologia sportiva - rileva il direttore Guido Giardini - cercando di aprire con fatica i 6 centri traumatologici vicino alle zone turistiche. Avendo un ospedale unico, potrebbe essere un problema anche l'arrivo di persone contagiate, seppure asintomatiche. Nel reparto malattie infettive ora ci sono solo 4 persone, il Covid Hotel da 30 posti è vuoto da venerdì 1° ottobre, ma stiamo pronti anche per stranieri che necessitino di ospitalità fino alla negativizzazione o al trasporto a domicilio».
si sposterà alla Grand Place
La Valle d'Aosta è la quarta regione italiana per la gestione oculata delle giacenze, dal momento che le dosi di vaccino somministrate sono poco al di sotto di quelle fornite. Il centro vaccinale si sposterà, lasciando il Palaindoor: da lunedì 15 novembre sarà alla Grand Place di Pollein. La raccomandazione è di arrivare puntuali, non troppo in anticipo né in ritardo, perché la struttura è più piccola e, nonostante il grande parcheggio, è necessario rispettare la capienza con un flusso regolare di utenti.
Cambia anche la modalità di accesso: la terza dose, oppure la prima o la seconda, dovrà essere prenotata. La prima novità è il portale di Poste italiane, già attivo nella maggio parte delle regioni italiane. Da lunedì 8 ci si potrà prenotare, scegliendo giorno e ora in una apposita schermata, e da mercoledì 10 saranno possibili le registrazioni. L'accesso al centro vaccinale non sarà in ordine di prenotazione ma secondo le priorità. Per esempio, per gli over 60 la prenotazione è disponibile subito, ma i primi posti saranno ad inizio dicembre, mentre per gli over 80, i sanitari e gli immunodepressi c'è posto da lunedì 15 novembre. Il sito sarà richiamato sui portali Usl e Regione, ma le prenotazioni saranno possibili anche chiamando il call center nazionale, tramite il postino per le realtà rurali e con i postamat.
I rilevamenti aggiornati a mercoledì 3 novembre dicono che il 57 per cento dei ragazzi fra 12 e 15 anni ha ricevuto la prima dose di vaccino e il 51 anche la seconda. Su 110mila valdostani ne sono stati vaccinati 80.321 con la seconda dose e 89mila con la prima: la terza sarà somministrata anche a chi ha ricevuto il Johnson&Johnson.
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