Castello di Aymavilles, a Natale un’apertura in anteprima

Castello di Aymavilles, a Natale un’apertura in anteprima
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Il Castello di Aymavilles aprirà le sue porte a Natale, una sorta di anteprima in attesa della definitiva apertura primaverile. Da mercoledì 22 dicembre a sabato 9 gennaio 2022 (tutti i giorni dalle 10 alle 18, chiuso a Natale, il 1° gennaio dalle 13 alle 18, biglietti acquistabili online da dicembre all’indirizzo midaticket.it/ eventi/castelli-della-valle-daosta), al termine dei lavori di restauro, sarà possibile visitare il maniero in una scenografia connotata da allestimenti e giochi di luce declinati sui toni del bianco.

L’edificio è stato oggetto di un lungo e articolato intervento iniziato nel 2000 che ha coinvolto molteplici professionalità per gli studi e le ricerche storiche, le indagini archeologiche, la progettazione e i restauri. I lavori hanno interessato sia la struttura architettonica, sia gli apparati decorativi interni riuscendo a valorizzare le particolarità delle diverse fasi edilizie e dei numerosi rimaneggiamenti avvenuti nei secoli.

Dopo aver completato il restauro delle facciate, che ha contribuito a far emergere la doppia anima medievale e barocca del castello, i lavori si sono focalizzati sull'interno, svelando l'ulteriore natura di dimora ottocentesca attribuita all’edificio da Vittorio Cacherano, ultimo discendente della famiglia Challant proprietario del castello. Il percorso museale intende interpretare gli interni in linea con il gusto di Vittorio Cacherano, che aveva reso l’edificio una sorta di casa museo: l'inserimento della collezione dell’Académie Saint-Anselme deve avere questa chiave di lettura e rappresentare l'amore per il collezionismo tipico dell'epoca.

L’esposizione dell’importante, quanto eterogenea, raccolta dell’Académie, société savante fondata nel 1855 con l'intento di salvaguardare il passato attraverso l'amore per gli oggetti del territorio o per quelli più curiosi, è quindi in linea con l’aspetto ottocentesco della dimora assunto ai tempi di Vittorio Cacherano.

I dettagli del «maquillage»Il complesso intervento di restauro e riallestimento museale è partito con un approccio metodologico scientifico e rigoroso per il recupero e la valorizzazione degli elementi materici, pittorici, architettonici e archeologici ancora presenti al suo interno.

Una prima fase di indagini storiche, storiche, materiche, geometriche e strutturali ha cercato di far comprendere quanto più possibile l’evoluzione dell’edificio nei secoli al fine di acquisirne una completa conoscenza e utilizzare i dati raccolti per affrontare correttamente il lungo processo di progettazione del restauro e a seguire al realizzazione dei lavori.

Un primo importante intervento ha riguardato il consolidamento e il restauro delle facciate che presentavano problemi strutturali di connessione tra i differenti elementi realizzati in epoche successive. A seguire un altro delicato intervento ha interessato tutte le superfici esterne, gli elementi in bardiglio e gli stucchi, per riportare i prospetti del castello al loro antico splendore.

Con l’approvazione delle fasi progettuali, sempre più specifiche e attente al dettaglio, è stato affrontato il tema del recupero degli ambienti con il duplice obiettivo di conservare e restaurare i dati materici rinvenuti, siano essi architettonici, archeologici o storico-artistici, con l’esigenza di valorizzazione degli ambienti per la loro apertura al pubblico. Di conseguenza è stato svolto, prima sulla carta e poi durante il cantiere, un costante, attento e puntuale lavoro di adeguamento dello stabile alle normative tecniche e all’inserimento delle tecnologie indispensabili per una fruizione in sicurezza e con il necessario comfort ma tenendo sempre uno sguardo vigile sulle tematiche di conservazione e del restauro.

I lavori sono iniziati nel 2013 e sono terminati nel 2018. Infine il delicato intervento di allestimento museale, con la realizzazione e la posa in opera di vetrine appositamente realizzate e concepite per l’esposizione degli oggetti dell’Académie de Saint-Anselme, divisi per tematiche, affiancati da un percorso di visita alla scoperta dei proprietari del castello e degli elementi storici ancora presenti.

Il castello riapre così al pubblico dopo un importante sforzo durato oltre 20 anni e con un investimento economico di diversi milioni di euro messo in atto dall’Amministrazione regionale e dalla Soprintendenza per i Beni e le attività culturali.

Non solo: è notizia di questi giorni che è anche prevista la costruzione di una rotonda di fronte all’accesso del parco del complesso monumentale e di un parcheggio interrato al servizio del castello.

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