Una nuova mostra dedicata ai cambiamenti climatici
La necessità e l’importanza della valorizzazione e diffusione dei risultati della ricerca e del public engagement dipendono dal carattere di emergenza che la crisi climatica ha assunto negli ultimi anni. Non abbiamo più tempo; dobbiamo agire subito e insieme.
Quindi: cosa fare e quali strumenti possiamo utilizzare?
In primo luogo, si rende necessario “tradurre” i dati, le formule e le proiezioni del cambiamento climatico sottraendosi alla tentazione di semplificare – talvolta persino banalizzare – concetti e fenomeni complessi, attraverso l’adozione di un linguaggio capace di riproporre le stesse parole chiave della scienza ma rispettandone, al contempo, il rigore.
In secondo luogo, affinché la comunicazione scientifica possa far presa sia su un pubblico non specialista (trasmettendo l’urgenza di una consapevole transizione a comportamenti più sostenibili), sia su governi e istituzioni (incitando l’implementazione di politiche su larga scala) occorre mirare al coinvolgimento emotivo dei singoli.
Su questa scia fu realizzato meno di un anno fa il testo Lessico e nuvole: le parole del cambiamento climatico, un progetto pluriennale dell’Università di Torino, che contribuisce a rispondere a tali necessità. Per diffondere e condividere il linguaggio utilizzato dal mondo della ricerca in ambiti più quotidiani ed estesi, quale il mondo della scuola e della comunicazione mediatica, è stata creata un’aggiornata guida linguistica e scientifica, un volume integralmente e interamente scaricabile online dalla piattaforma zenodo.org.
Per far conoscere le numerose altre forme di comunicazione, che possono accompagnare la presa di coscienza e spronare istituzioni e persone all’impegno, è stata ideata la mostra Linguaggio, comunicazione e percezione della crisi climatica, che ha esordito giovedì 21 ottobre al Festival della Scienza di Genova 2021 e che è dal 19 novembre al 31 dicembre 2021 sarà anche visitabile presso il Palazzo del Rettorato dell’Università, Via Po, 17 – Torino. La mostra propone testi e grafici di tipo scientifico introdotti da vignette e citazioni, con l’integrazione di pillole audio, video e opere d’arte. L’Università di Torino si sta interfacciando anche con il Forte di Bard con l’intento di offrire una tappa valdostana visto che alcuni dei ricercatori e ricercatrici che hanno contribuito sia al Lessico sia alla mostra sono valdostani.
Per le future tappe si sta lavorando nella speranza di arrivare in Lombardia e anche nel resto d’Italia!