È mancato Luigi Lorenzin, l’insegnante del “Manzetti” innamorato della cultura

Generazioni di studenti al “Manzetti” di Aosta ricordano il professor Luigi Lorenzin. Insegnava Economia aziendale, amava profondamente il suo lavoro e stare tra i giovani che lo rispettavano e seguivano attentamente le sue lezioni. È mancato all’età di 80 anni sabato scorso, 23 ottobre, all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove era ricoverato da una settimana a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni salute. Uomo dalla corporatura imponente, era un vero intellettuale - aveva 2 lauree, una in Economia e Commercio con un master a Boston negli Stati Uniti e una conseguita nel 2001 in Psicologia - che ha speso la sua vita per la cultura e aiutando il prossimo. Non è mancata una parentesi in politica. Infatti è stato presidente dell’allora Lega Nord dal 1998 al 2003, un’esperienza da cui poi si è allontanato. Nato il 19 aprile 1941 a Torino, Luigi Lorenzin inizialmente lavorò all’allora società telefonica Sip ma capì presto che quella non era la sua strada, quindi insegnò prima nel capoluogo piemontese e poi al “Manzetti” di Aosta dal 1966 a metà degli anni Novanta. Perse la moglie Gabriella Robotti nel gennaio del 1993, pure lei torinese e insegnante nell’istituto per ragionieri aostano. Un lutto che lasciò nella sua vita un grande vuoto che decise di colmare dedicandosi agli altri. Infatti dopo la pensione esercitò la professione di psicologo su mandato delle cooperative per gli addetti ai lavori socialmente utili. E proprio il mondo cooperativistico fu un’altra sua grande passione, dato che fu fondatore nel 2005 e presidente fino al 2017 della Federazione valdostana dell’Associazione generale cooperative italiane-Agci. Ad Aosta conobbe una ragazza del Kenya, Esther Nyokabi, che adottò consentendole di laurearsi in Scienze politiche, e che ora ha 48 anni, è operatrice sociosanitaria e con la sua famiglia lo ha ospitato e accudito negli ultimi anni a Settimo Torinese. Precedentemente, dopo aver abitato ad Aosta, Luigi Lorenzin si era trasferito a Roisan fino a metà degli anni Novanta, quindi a Arnad e poi a Challand-Saint- Victor.

I funerali sono stati celebrati lunedì 25 ottobre a Settimo Torinese e ora riposa nel cimitero di Mappano.