Peloria, la regina coraggiosa che ha regalato una gioia immensa alla famiglia Charbonnier

Peloria, la regina coraggiosa che ha regalato una gioia immensa alla famiglia Charbonnier
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Ha venduto cara la pelle Peloira dell’azienda agricola La Ferme di Simon e Julien Charbonnier, padre e figlio, a Arpuilles, sulla collina di Aosta. A fermare la sua corsa per diventare regina di prima categoria è stata solo Energie di Nello Girod di Fontainemore, forte dei suoi 804 chilogrammi, quasi 100 in più rispetto alla sfidante. «All’inizio ha quasi dominato la nostra. - racconta Simon Charbonnier - Poi, grazie anche al peso maggiore, Energie, l’ha spinta contro le transenne e lì non ha potuto fare altro che arrendersi». E’ stato comunque un bel combattimento, intenso e degno di una finalissima. Peloira si era qualificata - per la prima volta - dopo aver battuto domenica 3 ottobre a Antey-Saint-André Massacre di Clelia Bich di Pontey. All’arena Croix-Noire, prima di affrontare Energie, ha sbaragliato Baghera di Maura Mochet di Pré-Saint-Didier, reina dell’eliminatoria al Piccolo San Bernardo a La Thuile. «È comunque un grandissimo risultato che ci riempie di orgoglio» sottolinea Simon Charbonnier. Peloira ha 7 anni e mezzo e proviene dal famoso allevamento dei Clos di Jovençan e da vitella era stata un regalo di Silvio Clos al nipote Julien. È figlia d’arte, dato che sua madre è Iris, seconda in prima categoria alla Regionale del 2017, mentre il padre è un toro di Edi Viérin di Charvensod nato da Morienne. «Speravamo che Peloira si comportasse bene - ammette Simon Charbonnier - e non ha deluso le nostre aspettative, dato che prima di lei il miglior risultato lo aveva ottenuto Mirà nel 2012, terza in seconda categoria».

Simon Charbonnier ha avviato la sua attività nel 1992 e ha 50 mucche, tutte castane, che in estate trasferisce negli alpeggi di Pragalet - Eteley a Gignod e di Fontanin a Allein. Lo aiutano la moglie Martine Clos - dipendente regionale - e da 2 anni il figlio 21enne Julien che dopo il diploma all’Institut Agricole Régional ha abbracciato la professione del padre, oltre ai suoi genitori Giuseppe Charbonnier e Anita Henriet, già titolare del negozio di alimentari di Excenex che proprio sabato ha dato l’addio alla mamma Ernesta Viglino, deceduta giovedì 21. «Il livello delle reines - riferisce Simon Charbonnier - è sempre migliore e l’asticella per vincere si è ulteriormente alzata. Infatti l’anno scorso non c’è stata la finale regionale e questa pausa forzata ha permesso a tante regine, giovani e meno giovani, di presentarsi quest’anno più combattive che mai. Per noi quello dell’allevamento non è un hobby ma un lavoro e devo dire che se è vero che la pandemia da Coronavirus non ci ha toccati più di tanto è altrettanto vero, però, che l’evento alla Croix-Noire ha rilanciato il settore, facendo riprendere fiato al mercato di bestiame. Tuttavia i problemi sono ancora tanti. Per esempio, al di là della solita burocrazia asfissiante, non si trova più manodopera. Insomma, non sono tempi facili». Ecco perché la soddisfazione per il risultato di Peloira è ancora più grande.

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