Pastorale giovanile, convegno episcopale italiano Domenica scorsa la Giornata mondiale della gioventù
Nei giorni compresi tra lunedì e giovedì scorsi, 25 e 28 ottobre, si è svolto il convegno episcopale italiano dedicato ai nuovi incaricati di pastorale giovanile di tutto il paese. L’obiettivo dell’evento era dare alcune direttive a coloro che inizieranno a breve il servizio nelle rispettive diocesi. Il vasto programma ha caratterizzato le 4 giornate di incontri. In particolare, lunedì è stata proposta una visita alla Collegiata dei Santi Pietro e Orso di Aosta a cui è seguita la Messa. Martedì i partecipanti si sono recati al Priorato di Saint-Pierre per un momento di confronto molto formativo. Mercoledì in mattinata è stato proposto un seminario, nel pomeriggio visita alla Skyway di Courmayeur quindi la visita al Castello di Introd e in serata la cena a Cogne. Infine, giovedì, la chiusura dei lavori.
La pastorale giovanile ha caratterizzato anche la giornata di festa di domenica scorsa, 24 ottobre, con la partecipazione di un centinaio di ragazzi alla GMG Giornata mondiale della gioventù le cui attività dedicate in Valle d’Aosta si sono svolte a Châtillon. Nel pomeriggio i giovani si sono ritrovati all’Istituto Salesiano Don Bosco da dove a piedi sono partiti per raggiungere il parco del Castello Gamba dove vi è stato un momento di confronto sul messaggio di Papa Francesco. Successivamente, alle 16.30, il gruppo è sceso alla chiesa parrocchiale per la funzione religiosa officiata da don Daniele Borbey, che insieme a Ivana Debernardi è anche responsabile del Servizio diocesano per la catechesi e la pastorale giovanile e vocazionale. In conclusione, i ragazzi hanno fatto ritorno al Don Bosco per la castagnata preparata dalle penne nere della sezione Alpini di Châtillon.
«Vi era grande fermento visto che era più di un anno e mezzo che non organizzavamo più nulla a livello diocesano, perciò la voglia di stare assieme era tanta. - racconta don Daniele Borbey - È stato entusiasmante vedere un gruppo così nutrito, i ragazzi erano contenti e sereni».