Niente Giochi paralimpici e retrocessione per la nazionale azzurra di wheelchair curling

Niente Giochi paralimpici e retrocessione per la nazionale azzurra di wheelchair curling
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Egidio Marchese, atleta aostano della nazionale azzurra di wheelchair curling (curling in carrozzina), non parteciperà ai prossimi Giochi paralimpici invernali che si svolgerano a Pechino, in Cina, dal 4 al 13 marzo prossimi.

Giovedì 28 ottobre la nazionale azzurra, priva dell'infortunato Fabrizio Bich, atleta paralimpico di Pontey, è stata infatti retrocessa durante il Mondiale del Gruppo A, che è ancora in corso nella capitale cinese, dove per qualificarsi ai Giochi era necessario classificarsi tra le prime quattro. La squadra azzurra, formata, oltre che da Marchese, anche da Angela Menardi, Orietta Bertò, Matteo Ronzani e Paolo Ioriatti, sostituto di Fabrizio Bich, erano stati promossi nel Gruppo A lo scorso aprile, dopo aver conquistato il terzo posto nel Mondiale Gruppo B, lo scorso aprile a Lohja in Finlandia, proprio grazie all'impegno dell'atleta di Pontey.

“Ora lavoriamo per Milano-

Cortina”

La nazionale di wheelchair curling era riuscita a qualificarsi per alle Paralimpiadi di Torino 2006 e Vancouver 2010 e l'obiettivo era quello di tornare, per la terza volta, ai Giochi. «Questa esperienza in Cina è stata bella - commenta Egidio Marchese - la squadra si è comportata molto bene tecnicamente, abbiamo lavorato tanto per arrivare preparati al meglio e, anche se il risultato non lo dimostra, nelle partite contro Stati Uniti, Lettonia e Canada siamo arrivati ad un passo per vincerle. Il podio per noi era inimmaginabile ma potevamo resistere a metà classifica. È andata così, rimane l'amarezza di essere stati retrocessi di nuovo, ora lavoriamo per raggiungere la qualificazione per le Paralimpiadi di Milano-Cortina del 2026».

Le partite a Pechino

Gli azzurri hanno esordito sabato 23 ottobre all'Ice Cube di Pechino, vincendo per 7-5 contro la Svizzera, e sono poi tornati sul ghiaccio domenica 24 prima contro la Scozia, venendo sconfitti per 4-10, e poi subendo anche la Svezia, che li ha superati con il punteggio di 9-6. Nella terza giornata, lunedì 25 novembre con gli Stati Uniti gli azzurri hanno perso per 6-7, e poi sono stati battuti anche dalla Norvegia per 4-11. Martedì 26 l'Italia ha perso 5-6 contro la Corea del Sud mentre ha vinto con la Slovacchia per 8-1. Nella penultima giornata, mercoledì 27 i padroni di casa della Cina hanno battuto gli azzurri per 10-2 così come la Russia, che ha vinto per 7-1. Giovedì 28 ottobre, ultima giornata di incontri, prima con la Lettonia, che ha vinto 5-3 e poi con il Canada, che ha chiuso l'incontro 3-0.

L'Italia si è quindi classificata, con 2 vittorie e 9 sconfitte undicesima su dodici ed è quindi tornata nel Mondiale Gruppo B.

“Abbiamo sentito la mancanza di Fabrizio Bich”

«Il torneo è stato molto impegnativo da un punto di vista fisico e psicologico. - ha commentato il tecnico azzurro Roberto Maino - Trovarsi nel contesto di un Campionato del Mondo mette in soggezione un po’ tutti e, per quanto ci riguarda, non siamo mai riusciti ad esprimerci al meglio delle nostre possibilità anche perché ho dovuto rivedere la squadra una settimana prima della partenza per la mancanza di Fabrizio Bich. Tutti gli atleti hanno messo l’impegno necessario e si sono sempre messi a disposizione della squadra, ma i risultati non sono arrivati. Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza per prenderci la rivincita al prossimo Mondiale di qualificazione e tornare alla massima categoria migliori di come siamo stati qui a Pechino».

«Il viaggio per Pechino è andato bene, anche se poi ovviamente ci siamo sottoposti a un’infinità di controlli e pratiche burocratiche - aggiunge il tecnico azzurro - Oltre al green pass europeo, abbiamo fatto un tampone prima di partire, uno appena arrivati, abbiamo dovuto ottenere un qr code da un’Istituzione della salute cinese e anche un altro code con dichiarazioni varie, soprattutto riguardanti il covid, per poter scendere dall’aereo. In aeroporto siamo stati accolti con continue disinfezioni e verifiche. Ma è andato tutto bene».

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