L’Orchestra femminile Mozart diretta da Stéphanie Praduroux
La bacchetta valdostana di Stéphanie Praduroux ha diretto domenica scorsa, 24 ottobre, il primo concerto "della ripresa", all’Auditorium Mozart di Ivrea, ed ora si prepara a nuovi impegni musicali. La direttrice d'orchestra ha infatti inaugurato la 28esima stagione musicale dell’Orchestra sinfonica giovanile del Piemonte, in seno alla quale è nata l’Orchestra femminile Mozart, che ha eseguito brani di Franz Joseph Haydn. «La ripresa dei concerti è una rinascita a tutti gli effetti. - commenta Stéphanie Praduroux, classe 1984, originaria di Hône - Un musicista senza il pubblico e se non può suonare con gli altri come perde la sua ragione d’essere». L'esperienza nella Mozart ha la singolarità di mettere insieme solo musiciste donne. «Un’orchestra al femminile è sicuramente un ambiente particolare - ammette Stéphanie Praduroux - si instaurano delle dinamiche speciali rispetto a quelle di una formazione “normale” e vige anche una sensibilità differente che lega le componenti. Per me, quando lavoro con loro è tornare tra amiche, perché sono legata ad alcune anche da rapporti extra musicali. Forse anche attraverso la musica e attraverso la sensibilizzazione delle donne che fanno musica come l’orchestra Mozart con cui lavoro si potrà arrivare a un concetto più maturo, aperto e profondo di umanità». La direzione al femminile ha già caratterizzato la carriera di Stéphanie Praduroux che alla docenza in esercitazioni orchestrali al Conservatoire de la Vallée d’Aoste e al ruolo di direttore musicale della nuova Orchestre du Conservatoire, affianca la guida dell’Ensemble Mont Rose e della sua Sezione al femminile. Ora si aprono nuove strade, visto che oltre all'Orchestra femminile Mozart, Stéphanie Praduroux esordirà giovedì 18 novembre durante il Bookcity a Milano, con "LaFil". «Si tratta di un’orchestra bellissima - racconta Stéphanie Praduroux - nata da un nuovo progetto in cui giovani musicisti si affiancano a grandi professionisti che provengono da orchestre molto importanti. Il concerto durante il Bookcity, con la prima sinfonia di Beethoven, la prima di Prokofiev e Langsamersatz di Webern, è pensato nell’ottica del dopo, in un teatro di periferia per portare la musica dove è meno presente, una bella missione!».