«Che la finale sia una “retrouvaille” gioiosa e responsabile»
«Le eliminatorie e la finale regionale di quest’anno delle batailles de reines rivestono un’importanza del tutto particolare. Dopo il 2020, durante il quale le nostre vite e tutte le attività sono state sconvolte, e dopo la prima parte del 2021, ancora carica di incertezze e timori, essere riusciti a organizzare i combats e far sì che gli allevatori potessero ritrovarsi, nell’attento rispetto della disposizioni previste per il contenimento dell’epidemia, è stato un risultato di cui andare fieri. Desidero quindi ringraziare di cuore il presidente dell’Association, Roberto Bonin, i componenti del direttivo e tutti i proprietari di reines. La ripresa dei calendario ha significato molto per il mondo rurale, perché per la nostra regione le batailles non sono solo una tradizione, ma un evento che racchiude l’identità del mondo zootecnico valdostano e che ha risvolti culturali, sociali ed economici. Abbiamo attraversato tempi difficili, ora il graduale ritorno alla normalità deve essere affiancato da un deciso aiuto al mondo agricolo, attraverso investimenti per le aziende zootecniche e per la promozione dei nostri prodotti, ma anche per introdurre innovazioni che consentano agli allevatori di alleggerire il loro lavoro e accrescere la redditività delle aziende. In quest’ottica, il lavoro dell’Association per sostenere e promuovere questa tradizione - e non solo a livello regionale, ma anche nazionale e transfrontaliero - contribuisce a creare un importante valore aggiunto, in particolare grazie al lavoro di selezione della razza. Ma il valore aggiunto per il mondo zootecnico valdostano è dato anche in un ambito che non è economico, ma direi culturale, ed è la funzione che le batailles svolgono per creare unione tra gli allevatori e per avvicinare e appassionare tanti giovani a un’attività molto impegnativa, che può essere svolta solo se animati da profonda passione. Ora però è il momento della festa, con la finale di domenica. Uno spettacolo emozionante, un giorno atteso, che rinsalda i legami che ci uniscono e consolida il nostro senso di appartenenza e l’attaccamento alle nostre radici».
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