Seconda categoria, tutti gli occhi puntati su Brunie Il grande spauracchio è Londre, reina a Valgrisenche
La seconda categoria avrà un posto di riguardo nel cuore e negli occhi degli spettatori della finale regionale di domani, domenica 24 ottobre. Il motivo è semplice: sarà l’unica in cui scenderà in campo la regina in carica, quella Brunie dei Quendoz che nel 2019 era stata capace di bissare il successo dell’anno precedente. I combattimenti delle detentrici del titolo sono sempre seguiti con un’emozione particolare sugli spalti dell’arena: c’è qualcosa di romantico nella regina che torna a sfidare nuove rivali sul prato in cui ha conquistato la vittoria più grande. La curiosità di vedere in azione Brunie a due anni di distanza dal suo ultimo combattimento pubblico è grande, quasi quanto l’amore che i Quendoz nutrono per la loro pupilla e che li ha fatti esitare fino all’ultimo prima di confermare la sua presenza alla battaglia di domenica.
A Brunie, però, non mancheranno avversarie di livello altissimo. Un nome tra tutte - sussurrato come la favorita assoluta da tanti appassionati - è quello di Londre dei Frères Clos, che a Valgrisenche ha conquistato il titolo di reina impressionando per potenza e determinazione e dimostrando di essere in evidente crescita di condizione dopo il secondo posto all’eliminatoria di casa nel 2019.
Fa paura pure Farinella di Piero Busso, che a Brusson ha fatto sognare fino a far pronosticare che possa seguire le orme di Malice e Mélodie, che nel 2013 portarono in paradiso l’allevatore di Donnas vincendo la Regionale in prima e in seconda categoria.
Non si può poi escludere dalla ristretta cerchia delle grandi favorite Farca di William Guala che a Valpelline ha destato una grandissima impressione, sconfiggendo in finale addirittura Malice di Germain Chenal di Oyace, già quinta nel secondo peso alla Regionale del 2019.
Fin qui si sono citate quasi soltanto regine di concorso ma l’esperienza insegna che la sorpresa può essere dietro l’angolo e nulla esclude che una bovina che si è qualificata con un secondo o un terzo posto possa poi arrivare fino in fondo all’appuntamento più importante. In questo senso i numeri 71 e 93 - quelli di Peloria di William Guala e di Shakyra di Adriano Borinato - meritano sicuramente una certa attenzione: il nobile palmares parla per loro.