I campani risuonano nei paesi: è tempo di désarpe

I campani risuonano nei paesi: è tempo di désarpe
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Dopo un’estate trascorsa a Gressoney-La-Trinité, tra gli alpeggi di Tschaval e Latza, Attilia Joly e Roberto Peretto nel pomeriggio di giovedì 14 ottobre scorso sono rientrati con le loro settanta bovine a Pont-Saint-Martin, dopo una discesa di due giorni - con sosta a Gressoney- Saint-Jean - accompagnati da un bel gruppo di giovani.

Pure la famiglia Fassin-Vuillermin anche quest’anno ha mantenuto la tradizione di scendere a piedi dall’alpeggio di Palasinaz, a Brusson, fino a Verrès, con una squadra di volenterosi ragazzi e una settantina di animali: sabato 16 ottobre sono partiti all'alba e nel primo pomeriggio sono giunti nel centro storico di Verrès, dove hanno sfilato davanti a tante persone lungo le strade e affacciate alle finestre, rallegrate dal suono dei campani. Tanta era la gioia e non mancava qualche sguardo commosso dei più anziani, perché ormai sono poche le mandrie che transitano ancora nei paesi.

Nel pomeriggio di venerdì 15 ottobre è giunto a Verrès pure il gregge di oltre mille pecore di Domenico Tripodi: dopo un'estate trascorsa negli alpeggi di Ayas, è ripartito verso casa nel Canavese.

Martedì scorso, 19 ottobre, la famiglia Pierin-Costabloz ha fatto la désarpa con la sua mandria dall’alpeggio Laris di Champorcher.

Infine mercoledì è stata la volta di Sandro Peretto, sceso a valle con le sue sessanta mucche: ha settant’anni e da sessantadue va in alpeggio a Lavez, nella zona del Gabiet, a Gressoney-La-Trinité.

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