Cento anni in giro per il mondo La straordinaria vita di Ada Soudaz
Ha avuto una vita fortunata e piena la centenaria Ada Soudaz, anche se iniziata, come quella di tanti valdostani nei primi decenni del secolo scorso, tra tante difficoltà che oggi difficilmente si riescono ad immaginare. Mercoledì scorso, 20 ottobre, la nonnina di Pont-Saint- Martin - anche se è difficile credere che abbia 100 anni - ha festeggiato il traguardo del secolo di vita, circondata dall’affetto di nipoti e pronipoti; il sindaco del paese Marco Sucquet, a nome dell’Amministrazione comunale, le ha portato un mazzo di fiori e si è intrattenuta con lei a farsi raccontare aneddoti dei vecchi tempi. «Ada è una persona ancora molto in gamba e non è raro vederla in paese. - racconta il sindaco Sucquet - Siamo onorati di avere una concittadina come lei. Mi ha raccontato di quando da bambina scendeva da Perloz, dove viveva con i nonni, lungo la mulattiera, con un fagotto di legna da vendere per ricavarne una pagnotta che doveva durare un mese. Per il resto, come nella maggior parte delle famiglie, si mangiava solo polenta».
Figlia di Battista e Clelia Cappellin, a dieci anni Ada Soudaz si trasferì in Francia, dove il papà aveva trovato lavoro e lì la famiglia rimase fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Oltra ad Ada c’erano il primogenito Annibale, poi Raimonda, Angiola e il più piccolo Emile. Alla fine del conflitto, la famiglia tornò a Pont-Saint- Martin e fu proprio durante un ballo organizzato per festeggiare la Liberazione che Ada, a 24 anni, conobbe il futuro marito Jean Pierre Gengez, un ufficiale dell’esercito francese e, dopo pochi mesi di fidanzamento, si sposò e si trasferì a Parigi con lui.
«L’incontro con lo zio fu un vero colpo di fulmine, l’amore della sua vita - racconta il nipote Leonardo De Gasper, figlio di Angiola, una delle sorelle di Ada, purtroppo mancata in giovane età - Da qui iniziò la nuova vita della zia, sempre al seguito del marito. Nei primi anni lavorò come impiegata a Parigi, ma poi decise soprattutto di accompagnare il consorte nelle sue trasferte di lavoro e di approfittare così dell’occasione di visitare e conoscere posti nuovi, tra cui il Giappone, il Senegal e le Seychelles, il luogo che ha amato di più».
A ottant’anni Ada Soudaz è rimasta vedova ed è tornata a Pont-Saint-Martin. Ancora oggi vive da sola nella sua casa, pur accudita e seguita con amore dal nipote Leonardo e dai famigliari. Un altro nipote, Luciano Toppetti, figlio di Raimonda, vive ad Aosta anche se torna spesso a Pont. La centenaria ha sempre amato prendersi cura della casa e del giardino. «Precisa, meticolosa, ha solo un piccolo aiuto nei lavori domestici, ma per il resto se la cava egregiamente da sola. - dice ancora Leonardo De Gasper - Il segreto della longevità? Sicuramente una buona base genetica (la sorella Raimonda è mancata a 96 anni), una vita sana, l’interesse e la curiosità per la vita. Legge, guarda la tv, e non disdegna il cioccolato».
Oggi, sabato 23 ottobre, arrivano dalla Francia altri parenti per nuovi festeggiamenti in famiglia.