Liste di attesa più lunghe, rinviata l’apertura di un reparto Sulla sanità pesano le sospensioni dei dipendenti “No vax”
Allungamento dei tempi delle liste di attesa per gli esami diagnostici - in particolare per quelli radiologici - e rinvio dell’apertura di un nuovo reparto ospedaliero. Si fanno sentire in modo concreto le conseguenze della sospensione degli operatori “No vax” sulla sanità valdostana. A ieri, venerdì 22 ottobre, erano 70 i sanitari sospesi perché senza vaccino e privi di una giustificazione valida per non farlo. Nella sola giornata di martedì sono state congelate 18 posizioni lavorative. «Un numero molto alto, e più alto rispetto a quello di altre regioni» commenta il commissario dell'Usl Massimo Uberti. Numeri che rendono indispensabile la ricerca di personale sanitario qualificato sul mercato e che aggravano una situazione già critica. La situazione peggiore si riscontra nel reparto di Radiologia, dove manca circa il 25 per cento dei tecnici: «È il reparto con la più alta percentuale. - prosegue Massimo Uberti - Stiamo rivedendo l'organizzazione dell'attività programmata e riorganizzando le agende, spostando gli utenti in sedute che riusciamo a garantire e raggruppando gli ambulatori. Al contempo, cerchiamo di reperire nuovi tecnici, eventualmente anche prendendo a contratto pensionati o chiamandone da fuori Valle per coprire dei turni a gettone».
Il direttore sanitario Guido Giardini ha assicurato che l’Usl sta mettendo in atto tutti gli strumenti per affrontare il problema: in particolare martedì in Gazzetta ufficiale sono stati pubblicati i concorsi per i medici e si sta cercando di anticipare quello per la selezione di 80 infermieri. Al tempo stesso ha auspicato che i sanitari sospesi tornino sui loro passi: in caso di vaccinazione, infatti, il provvedimento decade automaticamente.
Oltre che nell’allungamento dei tempi di attesa degli esami - che si stava faticosamente facendo tornare alla normalità dopo le criticità legate alla fase acuta della pandemia - la carenza di personale sta anche provocando il rinvio nell’apertura di un reparto ospedaliero. Ormai pressoché terminati i lavori di ristrutturazione di Medicina 2, la prevista riapertura del reparto di Gastroenterologia e Medicina d’urgenza è slittata nell’attesa che il personale infermieristico e Oss sia in numero adeguato. «Mancano soprattutto gli infermieri. - chiarisce Massimo Uberti - Stiamo lavorando incessantemente per sostituire il personale. L'apertura potrebbe slittare di qualche giorno. Normalmente, i ricoverati nel reparto di Medicina 2 sono per la quasi totalità non programmati: avere meno posti letto significa rischiare un imbuto nella fase di ricovero dei pazienti che arrivano dal Pronto soccorso. In questo momento non ci sono problemi ma potrebbero essercene, perché sappiamo che nella stagione invernale in Pronto soccorso la situazione diventa più critica».