St-Christophe, il giallo del cadavere in cantina con una corda al collo
Sarà l'autopsia a stabilire come e quando è morto Giuseppe “Pino” Betemps, 72 anni, di Saint-Christophe, trovato la mattina di martedì scorso, 19 ottobre, nella cantina della sua abitazione a Marseillan con una corda intorno al collo. La Procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti, ha conferito l'incarico a un perito.
Le indagini intanto proseguono a 360 gradi: le ipotesi sono quelle dell'omicidio o del suicidio. Dai rilievi effettuati dagli investigatori, non sono emersi ancora indizi utili a chiarire cosa sia successo. Non sono state trovate travi rotte e neppure biglietti di addio. L'allarme è stato dato martedì mattina dal vicino di casa, Riccardo Fonte, e che era intervenuto a prestare soccorso al fratello della vittima, Franco, 68 anni, ora ricoverato in all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. A chiedere l’aiuto di Riccardo Fonte era stato un venditore ambulante di origini marocchine (ascoltato dagli inquirenti) che aveva visto l’uomo, disabile, privo di sensi sulla porta di casa. Solo dopo, il vicino di casa ha trovato Pino Betemps steso a terra in cantina. Il cadavere aveva arrotolata attorno al collo una corda che però non era stretta a cappio. Inoltre sulla pelle non erano presenti le tipiche abrasioni derivanti da un tentativo di impiccagione. «Quando ho visto Franco Betemps per terra davanti a casa - racconta Riccardo Fonte - mi sono avvicinato per vedere come stava, l’ho toccato e mi sono reso conto che era gelido. Mi sono preoccupato e ho chiamato i soccorsi. È giunta un’ambulanza e gli hanno messo una flebo. Poi ci siamo accorti che sia l’Ape che la macchina dei fratelli Betemps erano al loro posto. Così ci siamo chiesti dove fosse Pino e siamo andati a cercarlo in casa. Fino alla scoperta del corpo in cantina». Riccardo Fonte riferisce di aver visto Pino Betemps per l’ultima volta la mattina di domenica 17 ottobre, tra le 9.30 e le 10, mentre dava da mangiare alle galline. Quindi la morte risalirebbe tra il pomeriggio di quel giorno e lunedì. Gli inquirenti, invece, ritengono che il decesso sia avvenuto diversi giorni prima, viste le condizioni in cui si trovava il corpo, e che il vicino di casa possa essersi sbagliato in buona fede. Resta il giallo di un presunto delitto che ha avuto quale vittima un uomo riservato, che viveva in condizioni disagiate assieme al fratello disabile, e che non faceva male a nessuno. Anche l’ipotesi di una rapina finita male non sembra reggere, viste le condizioni in cui versa la casa dei fratelli Betemps, nel più completo disordine e invasa dai rifiuti. Inoltre i vicini non hanno notato nessun movimento strano nei giorni precedenti alla scoperta del cadavere, né sconosciuti che si aggirassero in zona, né veicoli che non appartenessero ai residenti. Insomma, un caso che si presenta come un vero e proprio giallo.